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Interessi e obiettivi dello stato


Solo gli individui presi singolarmente e uniti tra loro in vari tipi di coalizione abbiano interessi. Lo stato può essere considerato una coalizione di coalizioni i cui obbiettivi e interessi sono il risultato della distribuzione del potere e delle contrattazioni tra le diverse coalizioni che costituiscono l società allargata e l’elite politica. Gli obbiettivi e la politica estera degli stati sono determinati dagli interessi dei loro membri o dalle coalizioni dominanti. Se si indaga la natura di questi interessi o obbiettivi ci si imbatte nella vecchia querelle tra classici e moderni. I primi, per lo più realisti, sostengono che la sicurezza nazionale sono stati e continuano ad essere l’obbiettivo primario degli stati. Gli altri replicano che nel mondo contemporaneo la stabilità economica interna e il benessere della popolazione sono diventati gli obiettivi prioritari degli stati. Sia i classici che i moderni hanno confuso i termini della questione. Entrambi partono dal presupposto che si possa parlare di una gerarchia di obiettivi tra gli stati e che questi cerchino di massimizzare questo o quel gruppo di interessi. Questi presupposti travisano il comportamento e i processi decisionali degli stati. Ogni azione e decisione richiede un compromesso e o sforzo per raggiungere un obiettivo comporta dei costi rispetto a qualche altro obiettivo desiderato. Se i realisti sono nel giusto nell’affermare che la sicurezza è un obiettivo primario, la realizzazione di questo obiettivo comporta il sacrificio di altri obiettivi e un costo per la società. La massimizzazione dello sforzo per il conseguimento degli obiettivi economici e di welfare implica lo storno di risorse dalla sicurezza nazionale. Lo stato non aspirerà a  massimizzare il potere (posizione classica) o il welfare (posizione moderna), ma si sforzerà di trovare una combinazione ottimale di entrambi gli obiettivi in una misura che dipenderà dal reddito e dai costi. È impossibile stabilire in termini generali quali combinazioni di interessi di sicurezza, economici o ancora soddisferanno gli stati. L’inclinazione della curva d’indifferenza di uno stato può variare a seconda dei mutamenti interni ed esterni. La distribuzione del potere tra le coalizioni interne può variare nel tempo e con essa può variare la combinazione di interessi o obiettivi della politica estera di uno stato.
In terzo luogo la curva d’indifferenza è in funzione della ricchezza e del potere della società. Con l’aumentare della ricchezza e del potere della società la curva d’indifferenza si sposta verso l’esterno. Un incremento delle risorse e del potere dello stato comporterà uno spostamento verso l’alto. Uno stato più ricco e potente sceglierà un pacchetto più ampio di obiettivi legati alla sicurezza e al welfare di uno stato meno ricco e meno potente. la redistribuzione della ricchezza e di un potere a favore di un dato stato in un sistema internazionale tende a stimolare lo stato a perseguir e un più ampio pacchetto di obiettivi legati alla sicurezza e al welfare.
Gli obiettivi degli stati sono di 3 tipi:
1. nel corso della storia uno dei principali obiettivi statali è stato la conquista del territorio per promuovere interessi economici, interessi legati alla sicurezza ed interessi di altro tipo.
2. il secondo obiettivo degli stati è accrescere la loro influenza sulla condotta degli altri stati. Con il ricorso alle minacce e alla coercizione, la formazione di alleanze e la creazione di sfere di influenza esclusive, gli stati cercano di creare un ambiente politico internazionale e una regolazione del sistema che permettano di soddisfare i loro interessi politici, economici ed ideologici.
3. consiste nel controllare o influenzare l’economia mondiale o la divisione internazionale del lavoro. Non si può facilmente isolare questo obiettivo dai primi due.

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