Gerarchia del prestigio tra gli stati
Nelle relazioni internazionali il prestigio è l’equivalente funzionale del ruolo dell’autorità della politica interna. Il concetto di prestigio è legato a quello di potere. Secondo Weber il potere è la probabilità che un attore all’interno di un rapporto sociale sia in una posizione tale da realizzare i propri intenti nonostante le resistenze e indipendentemente dalle basi su cui si fonda questa probabilità. L’autorità o il prestigio è la probabilità che un ordine provvisto di uno specifico contenuto venga eseguito da un dato gruppo di persone. Sia il potere che il prestigio fanno sì che gli stati meno importanti del sistema obbediscano agli ordina di uno o più stati dominanti.
Il prestigio come l’autorità, ha una base morale e funzionale. Gli stati più piccoli accettano in certa misura la leadership degli stati più potenti, parte perché approvano la legittimità e l’utilità dell’ordine esistente. In generale essi preferiscono la certezza dello status quo alle incertezze del cambiamento. Inoltre le elitre dominanti e le coalizioni di stati subordinati formano spesso delle alleanze con le potenze dominanti e identificano i loro valori ed interessi con quelli delle stesse potenze dominanti. Imperi e stati dominanti garantiscono i beni di utilità pubblica per cui gli altri stati hanno interesse a seguire la loro guida.
Ogni stato dominante diffonde una religione o ideologia che giustifica il suo dominio sugli altri stati del sistema. Numerosi fattori costituiscono il fondamento del prestigio di uno stato e la legittimità del suo dominio. Il prestigio è la reputazione di cui si gode per il potere che si possiede, quello militare in particolare. Mentre il potere si riferisce alle capacità economiche, militari e di altro tipo di uno stato, il prestigio è collegato innanzitutto alle percezioni che altri stati hanno della forza di uno stato e della sua capacità e determinazione ad esercitare il potere. Il prestigio implica la credibilità di potere di uno stato e la sua determinazione a dissuadere altri stati o ad imporsi su di loro per raggiungere i propri obiettivi. Il prestigio è la moneta corrente delle relazioni internazionali come l’autorità è l’elemento regolatore della società moderna. Il prestigio è estremamente importante perché se la forza è riconosciuta non c’è bisogno di usarla per raggiungere degli scopi. I negoziati tra gli stati e risultati di tali trattative sono determinati principalmente dal prestigio relativo delle parti in causa. Le epoche di relativa pace e stabilità sono state quelle nelle quali la gerarchia di prestigio era chiara e incontestabile. Se la forza relativa è nota, una prova di forza è superflua e il più debole si arrenderà senza sottoporsi al conflitto. La reputazione di forza di uno stato è quello che diciamo prestigio. Un paese acquista prestigio con il possesso del potere economico e militare. Il prestigio si acquisisce innanzitutto con un buon uso del potere e in particolare vincendo una guerra. I membri più dotati di prestigio sono quegli stati che hanno più recentemente usato con successo il proprio potere economico e militare riuscendo a imporre la propria volontà sugli altri. Sia il potere che il prestigio sono imponderabili e non è possibile nessuna previsione a priori. Li si conosce solo dopo una verifica, specialmente sul campo di battaglia. Una delle funzioni principali della guerra è di stabilire la gerarchia internazionale del prestigio.
In definitiva si può dire che la legittimità del diritto a comandare di una grande potenza si basa su 3 fattori: sulla vittoria dell’ultima guerra per l’egemonia e sulla comprovata capacità di imporre il suo volere sugli altri stati; il governo della potenza dominante viene spesso accettato perché fornisce certi beni di utilità pubblica come un ordine economico che reca vantaggi o la sicurezza internazionale; la posizione della potenza dominante può essere sostenuta da valori ideologici, religiosi o di altro tipo che sono comuni ad una serie di stati.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Filippo Amelotti
[Visita la sua tesi: "Il Canada e la politica internazionale di peacekeeping"]
[Visita la sua tesi: "I cartoni animati satirici: il caso South Park"]
- Università: Università degli studi di Genova
- Facoltà: Scienze Politiche
- Esame: Relazioni Internazionali
- Docente: G. Cama
- Titolo del libro: Guerra e mutamento nella politica internazionale
- Autore del libro: R. Gilpin
- Editore: Il Mulino
- Anno pubblicazione: 1989
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