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Il miracolo economico italiano


Tra il ’58 e il ’63 giunse al culmine il processo di crescita economica italiana: gli anni del miracolo economico. Lo sviluppo interessò soprattutto l’industri manifatturiera, siderurgica, meccanica e chimica; l’aspetto più evidente del nuovo peso assunto dall’economia italiana era rappresentato dallo sviluppo dell’esportazione di prodotti industriali. La diffusione dei prodotti italiani, la stabilità dei prezzi, il successo delle olimpiadi di Roma del ’60, contribuivano a rafforzare l’immagine di un Italia ormai avviata versoi nuove prospettive di benessere. Molto limitata fu invece la modernizzazione delle attività agricole che mantennero un tasso di sviluppo modesto e una scarsa produttività. Il calo della disoccupazione accrebbe la capacità contrattuale dei lavoratori che riuscirono ad ottenere notevoli aumenti salariali.

In coincidenza col boom industriale la società italiana subì una serie di trasformazioni che cambiarono le abitudini dei suoi cittadini. L’Italia entrò di colpo nella società dei consumi. Il fenomeno più vistoso di questi anni fu il massiccio esodo dal sud verso il nord e dalle campagne verso le città, aumentava così la piccola borghesia urbana e la classe operaia. La televisione e l’automobile furono gli strumenti ed i simboli principali di questo cambiamento.

Tratto da PICCOLO BIGNAMI DI STORIA CONTEMPORANEA di Marco Cappuccini
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