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Giappone e Cina dopo la Prima Guerra Mondiale


Mentre il Giappone negli anni tra le due guerre si rafforzò, la Cina fu lacerata da una guerra civile. Il governo cinese, dopo la morte del generale Yuan Schi-Kai nel ’16, noon aveva forza sufficiente per imporre la sua autorità nelle provincie, dove dominavano i signori della guerra, tanto meno per opporsi al Giappone. Si risvegli allora l’agitazione nazionalista cinese, con una serie di proteste dal maggio ’19. Questa lotta ebbe l’appoggio del partito comunista cinese, tra i quali Mao Tse-Tung, e quindi dell’unione sovietica. Il capo della lotta: Sun Yat-Sen nel ’21 formò un proprio governo a Canton, quando egli morì nel ’25 il suo successore Chang Kay-Shek iniziò la campagna per riunificate il paese e scacciare il governo legale di Pechino. Nel dicembre ’27 un  insurrezione operaia a Canton fu repressa in un bagno di sangue ed il partito comunista messo fuori legge. Nel ’31 però i giapponesi invasero la Manciuria. All’inizio degli anni ’30 i comunisti di Mao Tse-Tung allargarono le loro basi in molte zone agricole, costretto a combattere su due fronti Chang Kay-Shek diede la priorità alla lotta contro i comunisti; questi ultimi costretti ad evacuare verso sud con quella che sarebbe passata alla storia come la lunga marcia di Mao Tse-Tung. Ma le pressioni giapponesi costrinsero le due parti a costituire un fronte unito contro lo straniero; nel frattempo però i giapponesi sferrarono una attacco. Nell’estate del ’39 dopo due anni di guerra, il Giappone controllava buona parte della zona costiera. Stava però per scoppiare e coinvolgere l’oriente il conflitto europeo.

La seconda guerra mondiale consolidò la potenza del Giappone in Asia. Già negli anni ’20 fecero la loro comparsa movimenti autoritari di destra che non sfociarono almeno in un primo momento in forme esplicitamente fasciste, ma si risolsero ugualmente in un dura repressione, tutto ciò con l’autorevole copertura dell’imperatore Hirohito salito al trono nel ’26.

Tratto da PICCOLO BIGNAMI DI STORIA CONTEMPORANEA di Marco Cappuccini
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