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Il ruolo e la funzione del destinatario della menzogna

Il ruolo e la funzione del destinatario della menzogna


Il destinatario comincia a dubitare sulla veridicità delle dichiarazioni fatte da un interlocutore in diverse situazioni:
-cambiamento rapido e immotivato dei modelli di comportamento usualmente seguiti dal parlante, senza una spiegazione plausibile;
-violazione delle aspettative comunicative ossia una variazione rilevante degli stili di comunicazione di solito usati dal parlante.
Inoltre l’atteggiamento di sospetto può essere indotto anche da una terza persona: spesso quest’ultima possiede informazioni che sono in parte comuni agli interlocutori e in parte specifici del parlante. Di conseguenza, può decidere di informare il destinatario su fatti, opinioni che lo riguardano e che possono indurlo a diventare sospettoso nei confronti del parlante.
Il destinatario sospettoso diventa molto vigile e attento ai contenuti e a diversi stili comunicativi del parlante, va alla ricerca puntuale di ogni possibile indizio (verbale e non) a prova della menzogna e adotta una disposizione mentale, che è + favorevole a ritenere come false le affermazioni fatte dal parlante. Chi è sospettoso fa inevitabilmente domande che assumono la forma di interrogatorio, alla ricerca delle prove fattuali della falsità.
L’atteggiamento sospettoso risulta efficace nello scoprire bugie sia con gli estranei che con i famigliari. Soprattutto fra due partner famigliari vi è una storia relazionale prolungata nel tempo, che consente al ricevente di scoprire + facilmente e con maggior accuratezza eventuali scostamenti bugiardi rispetto alla condotta precedente del parlante.


Tratto da MENTIRE di Anna Bosetti
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