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Iniziative interne o esterne ai servizi sociali


Spesso non esiste un “committente” esterno ai servizi, ma delle pressioni, delle richieste, delle auto committenze che vanno comprese e analizzate.
Bisogna interrogarsi sul ruolo di chi interpreta il bisogno e sulle motivazioni che lo spingono ad attivarsi. Alcune motivazioni sono comprensibili, altre sono sommerse perché non consapevoli o non esplicitabili.
Aiutando le persone ad accettare la parzialità dei loro interventi, riconoscere i fallimenti e le stanchezze, le si aiutano a riconoscere anche i risultati e si favorisce la verifica, la possibilità di correggersi e rielaborare i programmi.
Parallelamente all’analisi delle motivazioni e delle fantasie-attese del servizio e dei singoli operatori può essere realizzata un’accurata analisi dei dati in possesso.

Accoglimento di richieste esterne al servizio
In molti casi la domanda di attivazione di un progetto proviene da organizzazioni esterne. Spesso un operatore sociale, pur lavorando per un’organizzazione quale il comune o l’ASL (committente interno) deve collaborare con altre agenzie presenti nel territorio (provveditorato, tribunale dei minori) che fungono da committenti esterni.

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