Appunti sulle principali opere di Dacia Maraini. Un'analisi che tiene in forte considerazione il background ideologico dell'autrice e analizza, spesso nel dettaglio, parti di romanzi dove emergono temi sociali e psicologici cari alla scrittrice. Si riconoscono due fasi: la prima, più ideologica, e la seconda, più serena.
Le opere di Dacia Maraini
di Loredana Rossi
Appunti sulle principali opere di Dacia Maraini. Un'analisi che tiene in forte
considerazione il background ideologico dell'autrice e analizza, spesso nel
dettaglio, parti di romanzi dove emergono temi sociali e psicologici cari alla
scrittrice. Si riconoscono due fasi: la prima, più ideologica, e la seconda, più
serena.
1. "La vacanza" di Dacia Maraini. Alienazione e indifferenza degli
adulti
Nell’ introduzione alla nuova edizione del 1998 Dacia scrive di sé: “ C’era una volta una ragazza scampata
alla guerra …. voleva scrivere un libro perché nei libri sta il sale del mondo e lei era ghiotta di quel sale, le
importava poco dello zucchero e del miele” Interessante … il sale la guerra l’ estraneità al suo mondo
familiare, la rabbia, la voglia di dissacrare.
Scritto in prima persona, l’io narrante è Anna.
E’ un romanzo che sa di sale. Alienazione dei sentimenti. Mondo adolescenziale e mondo adulto.
Protagonisti Giovanni e Anna due adolescenti, fratello e sorella che vivono in collegio e che il padre
Mumuri porta in vacanza per un po’ di tempo al mare , ad Anzio, nell’ estate del 4
La madre non c’è più. A casa del padre c’è quella che lui chiama una seconda mamma, Nina, la convivente,
che accetta senza entusiasmo di ospitare i ragazzi. Squallore della casa. In camera loro fiori finti sul
comodino e un’ oleografia della madonna sul muro. NINA belloccia, dai fianchi larghi, passiva. I vicini,
signor Pompeo Pompei, la moglie Mary e il figlio Armando padroni di casa e datori di lavoro di Mumuri,
proprietari di un negozio dove Mumuri lavora; rapporto di sudditanza rabbiosa, Nina e Mumuri sognano di
diventare loro i ricchi. Pompei si è arricchito con la borsa nera, loro lo sanno e tacciono, ma masticano
amaro. Ogni sera partita a carte per compiacere il signor Pompei
In questo contesto si svolge l’ iniziazione sessuale di Anna; un signore che l’ invita a uscire in pattino,
Armando che la conduce in cabina e la fa spogliare (pag. 25), un signore elegante e ricco, Gioacchino
Scanno,conosciuto allo stabilimento. Questi l’ invita a pranzo ( ordinava, rideva, come se io fossi già cosa
sua; i maschi prendono, come se ne avessero il diritto assoluto e spesso la preda sono le donne di famiglia,
tutte, lo dice in Bagheria, in Marianna Ucria….) Però vanno regolarmente a Messa.
Giocchino Scanno le dà il suo indirizzo e le chiede di andarlo a trovare. Anna ci va.. si denuda. Lui la guarda
con un’ espressione di dolore e di piacere, contraeva rughe e labbra come un mollusco (pag. 52) Anna si
chiede se quello era l’ amore. Questa è la grande domanda di Anna e la risposta non viene da nessuno.
Il mondo adulto è sordo, pigro, reticente, ipocrita. Il silenzio degli adulti. L’iniziazione di Anna all’ amore e
al sesso è frustrante In definitiva c’è la denuncia del mondo adulto e borghese ( e fascista) che c’era negli
Indifferenti di Moravia, ma qui è vista con gli occhi di una ragazzina.
La Vacanza è un testo di rottura e non solo nei confronti della tradizione letteraria femminile. La vacanza
del titolo ha un significato più profondo, indica il vuoto, il disorientamento in cui sprofonda la protagonista.
Gli adulti sono assenti, indifferenti. La critica stroncò il libro che venne accusato di perversione sessuale, di
pornografia, di distruzione del romanzo realista. La Maraini ha quasi il coraggio dell’ incoscienza nel
fiondarsi in quegli anni nel tema della sessualità infantile e della pedofilia.
Loredana Rossi Sezione Appunti
Le opere di Dacia Maraini 2. "L'età del malessere" di Dacia Maraini. Aridità, traumi e aborto
L’ età del malessere invece (63) ebbe più consensi e vinse il premio internazionale degli Editori Formentor.
La protagonista è Enrica ed è un’ Anna un po’ cresciuta. Enrica , diciassettenne, di famiglia modesta, ha
una relazione con Cesare, studente universitario che però è fidanzato con una ragazza che rispetta e con cui
si sposerà. Enrica vive con indifferenza, si concede senza troppi traumi.
Anche qui il mondo adulto è fatto o di assenze o di prepotenze. Il padre quando non è impegnato nel lavoro
di assicuratore, costruisce improbabili gabbie per uccelli. La madre si arrabatta in un piccolo impiego, torna
a casa distrutta, fa qualche breve domanda “pratica” tesa a sapere se Enrica sa come comportarsi con Cesare,
sa indurlo al matrimonio. Cesare è ricco e Enrica deve sistemarsi. L’ insegnante di computisteria si passa la
lima sulle unghie. Un giovane avvocato la seduce e poi la paga.
Vive esperienze traumatiche, la morte della madre, le difficoltà economiche, l’ assistenza a un padre
svampito, l’ esperienza dell’ aborto ricorrente nelle opere della Maraini, un lavoro presso un’ anziana ricca
signora incline alla depressione. Alla fine Enrica ha uno scatto di orgoglio, lascia Cesare. Le ultime parole
sono: domani mi sarei alzata presto per andare a trovarmi un lavoro.
Stile veloce, contratto,freddo; solo nudi fatti accompagnati da sensazioni- odori, sapori-. Mai stati d’animo,
sentimenti o pensieri. Enrica si lascia vivere. Questo modo di scrivere è provocatorio, è l’ aridità resa con
uno stile arido; ma l’ aridità è insistita, voluta, non spontanea. Si sente l’ influenza di Moravia
Loredana Rossi Sezione Appunti
Le opere di Dacia Maraini 3. Dacia Maraini e il femminismo. UDI, emancipazione e liberazione
Parentesi: scrittura al femminile, femminismo
Scrittura femminile : due limiti, o il tono è troppo aggressivo, aspro, provocatorio – la violenza eccede le
parole-
Oppure vi è una sorta di silenzio, un non dire che esprime una sorta di non-essere:
Ne la vacanza la scrittura è arida, contiene le due cose, la provocazione e il non essere. Siamo molto lontani
dall’ affabulazione di Marianna Ucria
Cenni storici sul movimento femminile/femminista in Italia
Ricollegandoci all’ anno scorso, primo femminismo o femminismo della prima ondata, fine ottocento primi
novecento: emancipazione, vogliamo la parità (si parte dallo spirito filantropico dell’ ottocento, le grandi
filantrope); in Italia si arriva fino alle soglie del fascismo; il movimento si catalizza sul diritto di voto e la
grande delusione quando non viene ottenuto.
Periodo di latenza ( nel mondo: totalitarismi, seconda guerra mondiale; in Europa alcune pensatrici solitarie,
Virginia Woolf, Simone de Beouvuoir)
Resistenza, Liberazione, partecipazione delle donne alla resistenza, diritto di voto, 2 giugno 1946; nel 44
nasce l’ UDI unione donne italiane.
Negli anni sessanta/ settanta la seconda ondata; continua la spinta all’ emancipazione, ma la novità è la
liberazione. Che cos’è? Difficile rispondere, ma in sostanza le donne sono alla ricerca di una dimensione
propria, che non le omologhi agli uomini, ma che dia loro un’ identità dopo secoli di negazione . Nella
pratica il movimento delle donne tende a staccarsi dai partiti, strutture troppo maschili, e a separarsi.
Sessantotto; maggio francese, il 13 maggio il più grande sciopero generale della Quinta repubblica, nata nel
58.
Loredana Rossi Sezione Appunti
Le opere di Dacia Maraini 4. Dacia Maraini Rivolta femminile, Lotta continua, 1975 Anno
Internazionale delle donne
Nel ’70 Carla Lonzi fonda Rivolta Femminile; il movimento è contrario al matrimonio e quindi tiepido sia
sulla legalizzazione del divorzio che dell’ aborto
Evidente la separazione in Lotta Continua (69-76) in cui la polemica fra donne e uomini ( divorzio, aborto)
fu una delle cause dello scioglimento del movimento.
Piccoli gruppi, parlare fra donne, di sé, del proprio corpo, delle proprie esigenze negate.
8 marzo 1972: festa della donna a Roma, in campo dei fiori,. C’è anche Jane Fonda; cartelli con “Il
matrimonio è prostituzione legalizzata ecc ecc.” “Il matrimonio non è una carriera” La pillola!! Questa è
richiesta importante (si lega al corpo e al vissuto femminile). Introdotta in Europa inizio anni sessanta, in
Italia nel 65, viene commercializzata con grande difficoltà perché il codice penale proibisce la propaganda e
l’ uso di qualsiasi mezzo anticoncezionale (art. 553, titolo delitti contro l’integrità della stirpe). Battaglia
dell’ AIED (Associazione italiana per l’ educazione demografica) . Nel ’71 l’ articolo viene abrogato, ma le
norme che vietavano o limitavano la vendita della pillola vengono abrogate del ’76.
Le donne vengono caricate dalla polizia e quell’ 8 marzo fa scalpore.
( l’ otto marzo viene festeggiato in Italia dopo la guerra, ma è troppo legato al partito comunista, per cui
poco praticato; riparte dopo il 75, proclamato dalle Nazioni Unite Anno Internazionale della donna)
Loredana Rossi Sezione Appunti
Le opere di Dacia Maraini 5. "Donna in guerra" di Dacia Maraini. Femminismo, durezza e
ideologia anni 70
Donna in guerra è il romanzo che ha imposto la Maraini all’ attenzione internazionale. Si capisce perché, è
un condensato di tutte le istanze femministe, sociali, politiche degli anni settanta. Proprio per questo,
personalmente, pur avendone lette recensioni positive, non lo trovo un bel romanzo, anzi forse è il romanzo
della Maraini, fra quelli che ho letto, che mi è piaciuto di meno. Al di là della durezza dei toni, che non sono
una novità nella produzione della Maraini, sono troppe le istanze ideologiche, anche condotte all’ estremo e
soffocano, secondo me, la verità e l’ autenticità dei personaggi. La letteratura, per essere alta letteratura,
bella letteratura, non dico che debba essere come dice Croce, l’ espressione LIRICA di uno stato d’ animo,
ma deve trasportarti in una dimensione umanamente alta, il più possibile universale. Invece qui l’ autrice
resta troppo testardamente ancorata alle rabbie, alle fobie, alle idiosincrasie, alle avversioni, alle istanze
degli anni settanta, da cui non riesce mai a trovare un allontanamento, una visione prospettica più ampia e
rasserenante. Proprio per questo il libro, se non è un monumento è però un documento interessante di quello
che in quegli anni bolliva in pentola.
A posteriori è interessante anche perché consente di valutare gli errori, le esagerazioni, le posizioni
difficilmente accettabili.
Il Romanzo è scritto sotto forma di diario dalla protagonista, Vannina Magro, maestra elementare di origine
meridionale che risiede a Roma, dal 1° agosto 1970 al 15 dicembre 1970. E’ ambientato in un’ isola del
golfo di Napoli dove la protagonista si trova in vacanza, a Napoli, a Roma. I personaggi principali, oltre a
Vannina, sono Suna, una ragazza che si porta addosso i postumi di una poliomielite infantile, amica di
Vannina, Giacinto, il marito e Vittorio un giovane rivoluzionario e molti altri personaggi minori.
In sintesi il libro è la testimonianza della presa di coscienza della protagonista che da donna prigioniera
degli stereotipi della tradizione femminile prende coscienza e diventa l’ artefice della proprio vita non senza
fatica e non senza prezzi da pagare, primo fra tutti la separazione da un marito che pure ama e che a suo
modo la ama anche lui.
Vediamo le varie tematiche del libro.
Loredana Rossi Sezione Appunti
Le opere di Dacia Maraini