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"Donna in guerra", aspetto politico e sociale. Vittoria proletaria e contestazione



Suna la coinvolge in un movimento rivoluzionario, Vittoria proletaria, di cui è animatore il giovane Vittorio. L’ immagine che ci viene data di Vittorio è quella di un attivista decisamente fanatico, un urlatore della contestazione che poi finisce con lo sposare molto borghesemente una donna ricca, pur continuando a professarsi rivoluzionario.
E’ chiaro che la Maraini prende le distanze dalle forme esasperate del ribellismo di quegli anni, non perché sia una moderata, ma perché lo considera falso e in mala fede, in quanto all’ interno del movimento si ripetono le stesse discriminazioni sessiste della società borghese

L’aspetto sociale in Donna in guerra
Si riscontra quando Vannina e Suna fanno indagini sul campo
Circa il lavoro nero a Napoli. E’ il lavoro delle guantaie che vivono nei bassi, lavorano anche 14 ore al giorno, cuciono enormi quantità di guanti per una miseria, ma per loro “i ricche sono ricche e i puoveri so’ puoveri”

Alla fine il movimento si disperde in seguito a una serie di arresti, Suna si suicida, Vannina abortisce un figlio che il marito le aveva imposto con un rapporto sessuale veloce di notte quando lei si toglieva il diaframma, si separa e ricomincia una vita da sola. E’ allora che comincia ad amare il suo lavoro

Tratto da LE OPERE DI DACIA MARAINI di Loredana Rossi
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  • Autore: Loredana Rossi

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