La grande migrazione: dalla biblioteca alla filmografia universale
Con una serie di tableaux vivants i registi della Cines riescono a spremere poemi omerici opere shakespeariane ed animare i cicli pittorici medievali. Si fa un lavoro di creazione dell’iconografia cinematografica basandosi sulla letteratura, mirando quindi alla conquista di un pubblico borghese. La preponderanza tematica è sempre laica. Lo sforzo di traduzione testuale porta all’affermarsi di rigidi canoni utili anche all’unificazione linguistica. Schiere di intellettuali si accostano al cinema proponendo prestazioni a pagamento tentando di effettuazione azioni di riduzione mantenendo intatto lo spirito del poema classico: Nasce così una nuova figura di salariato che sintetizza poemi in poche didascalie.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Asia Marta Muci
[Visita la sua tesi: "Panoramiche d'interni. Approfondimenti e divagazioni sul cinema e l'unità di luogo"]
- Università: Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM)
- Esame: Storia del cinema italiano
- Docente: Gianni Canova
- Titolo del libro: Guida alla storia del cinema italiano
- Autore del libro: Giampiero Brunetta
- Editore: Einaudi
- Anno pubblicazione: 2003
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