Questi appunti descrivono le ossa e e articolazioni del cranio umano.
Ossa e articolazioni del cranio
di Luca Sciarabba
Questi appunti descrivono le ossa e e articolazioni del cranio umano.
Università: Università degli Studi di Palermo
Facoltà: Medicina e Chirurgia
Corso: Medicina e Chirurgia
Esame: Anatomia Umana
Docente: Professore Bucchieri1. Il neurocranio
Il cranio è un complesso osseo nel quale si descrivono una parte dorsale, il neurocranio e una ventrale, Il
viscerocranio.
IL NEUROCRANIO può essere suddiviso in una parte inferiore chiamata base e una superiore chiamata
volta, da un piano che va dalla glabella alla protuberanza occipitale esterna. Le ossa del neurocranio
formano una scatola ossea che contiene l’encefalo.
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Ossa e articolazioni del cranio 2. Ossa del neurocranio: osso occipitale
L’osso occipitale è un osso della scatola cranica, impari e mediano. Entra nella costituzione sia della volta
che della base cranica.
L’osso occipitale può essere diviso in una squama e una parte basilare.
LA SQUAMA è la parte piatta dell’osso posta dietro il forame occipitale,
mentre le PARTE BASILARE può essere distinta in una PARTE CONDILOIDEA che contorna il forame
occipitale e una parte che costituisce il CORPO dell’osso occipitale che si articola in avanti con l’osso
sfenoide.
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Ossa e articolazioni del cranio 3. La squama dell’osso occipitale
La squama è una struttura semplice. È piatta, concava all’interno e convessa all’esterno.
ulla faccia esterna della squama sono presenti 2 LINEE NUCALI ORIZZONTALI, una superiore e una
inferiore. Le due linee sono unite mediante una CRESTA OCCIPITALE ESTERNA, con direzione verticale
: il punto di incontro tra la linea superiore e quella verticale forma la PROTUBERANZA OCCIPITALE
ESTERNA, che corrisponde idealmente a quella interna.
Sulla faccia interna sono presenti una cresta orizzontale e una verticale che si uniscono al centro formando la
PROTUBERANZA OCCIPITALE INTERNA. Le creste orizzontali costituiscono i solchi per i SENI
TRASVERSI della dura madre; la cresta verticale, superiormente, forma il solco per il SENO SAGITALLE
SUPERIORE, mentre inferiormente forma la CRESTA OCCIPITALE INTERNA che continua fino al
forame occipitale e da cui origina la FALCE CEREBELLARE.
Internamente si formano 4 fosse, due superiori e due inferiori, alla protuberanza occipitale interna. Le due
fosse superiori si chiamano FOSSE CEREBRALI in quanto accolgono la parte posteriore degli emisferi
telencefalici; le due fosse inferiori sono dette FOSSE CEREBELLARI in quanto accolgono i due emisferi
del cervelletto.
Il corpo presenta una porzione iniziale definita CLIVO DELL’OCCIPITALE sulla faccia superiore su cui
poggiano il bulbo e il ponte. In quella inferiore è presente il TUBERCOLO FARINGEO, che costituisce il
tetto della faringe.
La parte condiloidea è quella che contorna il grande forame occipitale. È definita così perché esternamente
presenta delle strutture definite CONDILI, che contornano lateralmente il forame. I condili servono per
l’articolazione con l’atlante. Davanti i condili sono presenti i FORI DELL’IPOGLOSSO da cui fuoriesce il
nervo ipoglosso. Posteriormente ai condili sono presenti i FORI CONDILOIDEI da cui fuoriescono alcuni
emissari di alcuni seni venosi della dura madre.
I margini della squama sono frastagliati e si articolano con le ossa parietali. I margini della parte condiloidea
si articolano con le ossa temporali e presentano il PROCESSO GIUGULARE che insieme ad una porzione
dell’osso temporale forma il FORAME GIUGULARE che permette il passaggio alla vena giugulare interna
e ai nervi glossofaringeo, vago e accessorio.
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Ossa e articolazioni del cranio 4. Ossa del neurocranio: osso sfenoide
L’osso sfenoide partecipa alla formazione della volta e della base del cranio, delle cavità orbitarie e anche
delle cavità nasali. L’osso sfenoide può essere diviso in una porzione centrale definita corpo, due piccole ali,
due grandi ali e nei processi pterigoidei.
Il corpo ha la forma grossolanamente di un parallelepipedo. Sulla faccia superiore, la parte compresa tra le
due piccole ali è definita GIOGO SFENOIDALE, dietro cui si trova il SOLCO PRECHIASMATICO, cioè il
punto in cui i due nervi ottici si uniscono per formare il chiasma ottico.
Dietro il chiasma ottico è presente la SELLA TURCICA che accoglie l’ipofisi. Il limite anteriore della sella
turcica è dato dal TUBERCOLO DELLA SELLA mentre quello posteriore coincide con il DORSO DELLA
SELLA alle cui estremità sono presenti i PROCESSI CLINOIDEI POSTERIORI.
I TUBERCOLI CLINOIDEI ANTERIORI si trovano anteriormente in corrispondenza dei punti di origine
delle piccole ali. Lateralmente alla sella turcica si trovano i SOLCHI PER L’ARTERIA CAROTIDEA
INTERNA.
La faccia inferiore del corpo è concava e non presenta strutture rilevanti tranne un piccolo foro che si trova
lateralmente ed è il FORO PTERIGOIDEO che costituisce il punto d’ingresso del CANALE
PTERIGOIDEO.
La faccia anteriore del corpo presenta un rilievo verticale chiamato CRESTA SFENOIDALE, il quale
termina con il ROSTRO SFENOIDALE che si articola con le ali del vomere, tramite un articolazione
chiamata schindilesi. La cresta sfenoidale si articola con la lamina perpendicolare dell’etmoide,
partecipando alla formazione del setto nasale. Ai lati della cresta sfenoidale si trovano due fori che
costituiscono le APERTURE DEI SENI SFENOIDALI, in parte chiuse dalle CONCHE SFENOIDALI.
Queste aperture ci fanno capire che l’osso sfenoide non è un osso pieno infatti sezionando l’osso a livello
del corpo vediamo che al suo interno sono presenti due cavità che sono più voluminose nelle parti laterali
rispetto alla parte centrale.
Queste cavità formano i SENI SFENOIDEI che fanno parte del gruppo dei seni paranasali la cui funzione è
quella di riscaldare l’aria, modulare la fonazione e alleggerire il massiccio osseo.
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Ossa e articolazioni del cranio 5. Le piccole e grandi ali dell’osso sfenoide
Le piccole ali sono delle formazioni lisce che anteriormente si articolano con l’osso frontale, posteriormente
delimitano il margine posteriore della fossa cranica anteriore e partecipano alla formazione delle cavità
orbitarie. Le piccole ali originano con due radici, una superiore e una inferiore, direttamente dal corpo dello
sfenoide. Le due radici delimitano i FORI OTTICI che permettono il passaggio dei nervi ottici e delle arterie
oftalmiche provenienti dalle cavità orbitarie. Il margine inferiore delle piccole, insieme a quello mediale
delle grandi ali, delimitano una fessura chiamata FESSURA ORBITARIA SUPERIORE che permette il
passaggio dei nervi oculomotore, trocleare e abducente insieme al nervo oftalmico e alla vena oftalmica.
Le grandi ali sono delle strutture laminari che originano dal corpo dello sfenoide. I loro margini anteriori si
articolano con l’osso frontale, quelli laterali con l’osso temporale. Sulla parte più laterale del margine
posteriore è presenta la SPINA SFENOIDEA che permette il fissaggio di alcuni muscoli masticatori. Sulla
faccia esocranica delle grandi ali è presente un rilievo verticale, il MARGINE ZIGOMATICO, che separa la
stessa faccia in una porzione mediale o FACCIA ORBITALE e in una porzione laterale. La faccia orbitale
partecipa alla formazione della parete laterale della cavità orbitaria. La porzione laterale è divisa dalla cresta
infratemporale in una porzione superiore, la FACCIA TEMPORALE, e una inferiore, la FACCIA
INFRATEMPORALE, che forma il tetto della fossa infratemporale.
Le grandi ali presentano alcuni fori: il FORO ROTONDO permette il passaggio del nervo mascellare; il
FORO OVALE permette il passaggio del nervo mandibolare; il FORO SPINOSO ospita il nervo spinoso del
trigemino. Il foro ovale e spinoso mettono in comunicazione la fossa cranica media con quella
infratemporale.
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