La veridicità del mezzo audiovisivo
Bisogna stabilire per prima cosa se i segni fanno riferimento ad oggetti che esistono nel nostro mondo o a pure e semplici chimere, entità fittizie. La diretta offre un’impressione di autenticità, che noi preferiamo ad ogni altra, anche quando ne derivano poche informazioni chiare o quando la qualità dello spettacolo è pessima; la diretta, indipendentemente dal suo contenuto, dimostra anche un intento di autentificazione. La promessa di parlare del mondo è comune a tutti i film e a tutti i programmi televisivi che permettono un discorso veridico e che noi interpretiamo lungo l’asse vero-falso; il fatto che un documento audiovisivo si presenti come qualcosa che individua il mondo come referente significa che possiamo prendere sul serio ciò che ci mostra per tre ragioni:
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Dettagli appunto:
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Autore:
Nicola Giuseppe Scelsi
[Visita la sua tesi: "A - Menic / Cinema. Da Dada al Progetto Cronenberg"]
- Università: Università degli Studi di Bologna
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Corso: Discipline dell’Arte, della Musica e dello Spettacolo
- Docente: Francesco Pitassio
- Titolo del libro: Realtà/Finzione
- Autore del libro: François Jost
- Editore: Il Castoro - Milano -
- Anno pubblicazione: 2003
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