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Méliès e il mondo ludico al cinema

Méliès  e il mondo ludico al cinema



Al “per davvero” dell’informazione, che fa riferimento al mondo, al “per finta” della finzione, che mira ad un universo mentale, bisogna aggiungere un “per scherzo”, nel quale la mediazione diventa l’oggetto, che si tratti di giocare col linguaggio (enunciazione), con il gioco(alea) o di praticare l’arte per l’arte; questa terza possibilità va classificata sotto il nome di mondo ludico. Méliès è stato il primo a sostenere questa preminenza del cinema come gioco sul cinema di finzione per le sue storie; allo stesso modo il film a inseguimento si basava su una struttura narrativa nota in anticipo e il suo interesse per lo spettatore risiedeva solo nelle attrazioni che scandivano l’inseguimento. In questo modo ludico bisognerà includere anche tutto il cinema o le trasmissioni televisive o, come si dice, riflessive, che  prendono come oggetto altri film e altre trasmissioni celebri o le convenzioni del genere; la pubblicità è estremamente avida di tutti questi giochi.

Tratto da RAPPORTO TRA REALTÀ E FINZIONE di Nicola Giuseppe Scelsi
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