La madre scomparsa - Gozzano -
Dall'autografo, infatti, sappiamo che ad allontanarsi è la madre, mentre chi legge solo i testi a stampa è portato a identificare, in modo più che logico, l'assente con un'estranea, con l'amante. In effetti la soppressione delle prime tre strofe di A non agisce soltanto nel senso di togliere ogni connotato personale alla donna, ma cancella anche dalla lirica il movimento discorsivo – narrativo proprio di quell'incipit. Ne segue che l'attenzione del lettore viene richiamata fortemente e subito sull'evento della separazione, da cui si genera tutto il componimento come attesa e prefigurazione del ritorno dell'assente. Anche l'eliminazione della sesta strofa di A, con quella figura di una donna qualsiasi, va riportata ad un bisogno di essenzialità nella rappresentazione esclusiva del vuoto, temporaneo ma non per questo traumatico, lasciato dalla persona amata che si è allontanata. E quello che dell'assente era nella strofa abbandonata (un fiore, la polve di riso / lo specchio […] una gonna) viene ad essere riassunto globalmente nell'ambito dell'ogni sottile vestigio... che è conservato in B e C, con quei puntini di sospensione che invitano all'integrazione fantasticante, mentre il fiore viene recuperato nella nuova e più densa, visivamente e simbolicamente, immagine del geranio vermiglio.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Gherardo Fabretti
[Visita la sua tesi: "Le geometrie irrequiete di Fleur Jaeggy"]
[Visita la sua tesi: "Profezie inascoltate: il "Golia" di Giuseppe Antonio Borgese"]
- Università: Università degli Studi di Catania
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Letteratura italiana moderna e contemporanea
- Docente: Giuseppe Savoca
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