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"Le varianti trasparenti". Ingrid Bergman e Rossellini


Film con Ingrid Bergman fortemente voluti da Rossellini: cinque lungometraggi e un cortometraggio frutto di un sodalizio umano e professionale che conta anche un allestimento teatrale (Jeanne d’Arc au bucher) e vari progetti abbozzati o mai conclusi. I film completati sono stati invece portati a termine in così tanti modi da meritarsi l’appellativo di film plurali.
Questi film rappresentano un corpus denso e omogeneo. Sia sotto il profilo tematico – anche se la critica italiana chiama i primi tre “trilogia della solitudine” o “spiritualista” – che dal punto di vista della forma, per cui si rivela cruciale l’uso di Ingrid Bergman in funzione antidivistica.
Altre caratteristiche comuni: - di ognuno dei sei film esistono molte versioni; - di ogni titolo Rossellini stesso ha girato una doppia versione (a volte addirittura gira due negativi) : una per il
mercato italiano e una internazionale, doppiata o post-sincronizzata in inglese; - sono tutti usciti negli anni 50; - sono andati contro le aspettative del pubblico e della critica; - sono stati oggetto di tentativi di manipolazione; - sperimentazione nel linguaggio e nello stile: stile che è difficile da manipolare, e che quindi vanifica le manipolazioni e rende le alterazioni trasparenti
Scelta delle versioni esaminate: non tutte quelle distribuite, né solo quelle messe a punto da Rossellini. Si sono scelte tutte le versioni a cui Rossellini ha partecipato, o che contengono materiale da lui girato altrove assente. Si è presa in considerazione l’area anglofona (comprendendo la Francia perché i film vengono distribuiti anche in v.o. sottotitolata).

Tratto da "LE VARIANTI TRASPARENTI". LA BERGMAN E ROSSELLINI di Marco Vincenzo Valerio
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