Come deve comportarsi la famiglia dell’omicida nel Kanun
La famiglia dell’omicida deve tenere un comportamento consono alla situazione di lutto che si è creata nel villaggio: “la famiglia dell’omicida, ottenuta la tregua, dovrà comportarsi con urbanità e prudenza, astenendosi, sia uomini che donne, dal recare qualsiasi noia o disturbo alla famiglia dell’ucciso. I membri della famiglia dell’uccisore non dovranno mostrarsi orgogliosi o superbi”.
§ 867: “se la famiglia dell’omicida si comporta male verso quella dell’ucciso, il villaggio, insieme ai garanti, la chiama all’ordine e, occorrendo, la più anche punire con la multa o con la privazione della tregua”.
La tregua ha una finalità dilatatoria, ponendo un limite all’utilizzo della mera forza, incanala l’atto della vendetta all’interno di una serie di atti giuridici la cui finalità è quella di mantenere la quiete nella comunità e di negoziare una soluzione non violenta di quella crisi collettiva che l’omicidio ha prodotto.
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Autore:
Stefano Civitelli
[Visita la sua tesi: "Danni da mobbing e tutela della persona"]
- Università: Università degli Studi di Firenze
- Facoltà: Giurisprudenza
- Esame: Sistemi Giuridici Comparati, a.a. 2006/2007
- Titolo del libro: "La tradizione giuridica occidentale" e "Diritto consuetudinario albanese"
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