Mezzi utilizzati per raggiungere le mete sociali: tipi di adattamento
A seconda che le mete sociali e i mezzi istituzionalizzati per raggiungerle siano accettati o rifiutati, vengono distinti cinque tipi di adattamento:
a.il conformismo, tipico di chi accetta tali mete e mezzi;
b.l’innovazione, propria di chi accetta le mete culturali del successo ma rifiuta i mezzi legittimi; il gruppo degli innovatori comprende buona parte dei delinquenti, specie contro il patrimonio, appartenenti più frequentemente alle classi economiche più sfavorite;
c.il ritualismo, in cui si ha l’abbandono delle mete culturali e l’accettazione dei mezzi e delle norme istituzionalizzate, che vengono però sopravalutati; i ritualisti sono ultra-conformisti, che, avendo ricevuto ripetute frustrazioni nel tentativo di raggiungere mete di successo, cadono in uno stato di ansietà, che determina l’abbassamento del livello delle aspirazioni ed il rifugio nella condotta routinizzata;
d.la rinuncia, consistente nell’abbandono sia delle mete culturali che dei mezzi istituzionalizzati; i rinunciatari sono frequenti tra i soggetti che, non riuscendo a raggiungere il successo con mezzi legittimi ma incapaci di ricorrere ai mezzi illegittimi a causa delle inibizioni interiorizzate, evadono dalla conseguente situazione di conflitto abbandonando sia le mete che i mezzi;
e.la ribellione, che comporta il rifiuto dei valori dominanti e l’accettazione dei nuovi valori e sarebbe la tipica forma di adattamento dei soggetti che prendono coscienza che l’insuccesso non dipende da carenze individuali o dal caso, ma dalla struttura sociale.
Quanto ai tipi di devianza, che possono generarsi da una situazione anomica, si distingue tra:
i.devianza attiva, in cui prevale l’attività (ribellione) e che, se focalizzata sugli oggetti sociali, dà luogo alla criminalità o alla violenza; se focalizzata sulle norme sociali, si realizza come “asocialità incorreggibile”; se focalizzata su entrambi si concreta nell’“attività rivoluzionaria”;
ii.devianza passiva, in cui prevale l’atteggiamento passivo (rinuncia) e che, se focalizzata sugli oggetti sociali, dà luogo alla “indipendenza coatta”; se focalizzata sulle norme sociali, si manifesta come “evasione”, alienazione dalla società; se è focalizzata su entrambi si realizza nell’“astensionismo”, quale non interferenza con i rivoluzionari e non cooperazione con i repressori.
In termini non sociologici ma personologici va affrontato il problema psicologico del perché certi individui siano più ed altri meno sensibili alle comuni influenze anomiche, adottino perciò diversi tipi di adattamento e diventino conseguentemente più o meno devianti nella condotta.
È stato dimostrato, ad esempio, che i maggiori delinquenti, anziché essere quelli più alienati, sono quelli “moderatamente anomici” e “moderatamente conformisti”.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Stefano Civitelli
[Visita la sua tesi: "Danni da mobbing e tutela della persona"]
- Università: Università degli Studi di Firenze
- Facoltà: Giurisprudenza
- Esame: Criminologia, a.a. 2008-09
- Titolo del libro: Il problema della criminalità
- Autore del libro: Ferrando Mantovani
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