La Comunicazione di avvio del procedimento amministrativo

La Comunicazione di avvio del procedimento amministrativo

È principale innovazione normativa in tema di partecipazione. Si configura come modalità di attivazione dell'intervento procedimentale, adempimento dunque ad una fondamentale funzione, il cui rispetto impone che avvenga nelle forme prescritte dalla legge e quindi con "comunicazione individuale" recettizia, o se ciò fosse impossibile o particolarmente gravoso per il numero di destinatari, mediante idonee forme di pubblicità collettiva, a seconda dei casi, in via sostitutiva dall'amm. procedente.
L'avvio deve essere comunicato:
_ sia ai soggetto per i quali risulta meramente collaborativo;
_ sia per i soggetti per i quali l'intervento nel procedimento risponde ad un'esigenza di garanzia della propria posizione soggettiva.

Nei procedimenti ad iniziativa di parte c'è l'obbligo della comunicazione di avvio del procedimento, che può essere sostituita dal rilascio della ricevuta della domanda, comprensiva dei dati conoscitivi prescritti dalla norma.

Partecipazione eventuale:
qualunque soggetto, portatore di interessi pubblici o privati, nonché i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento, hanno facoltà di intervenire nel procedimento. E la categoria dei cd. INTERVENTORI EVENTUALI o VOLONTARI che, pur differenziandosi al suo interno (tra portatori di interessi pubblici, portatori di interessi privati e portatori di interessi diffusi-collettivi), è costituita da soggetti ai quali può derivare un pregiudizio dal provvedimento, ma che, al momento dell'inizio del procedimento, non era possibile individuare, o non erano stati individuati, si da non essere risultati destinatari della comunicazione di avvio.