Partiti politici italiani del dopoguerra
Dimensione politica critica: si ricostituiscono i partiti e si deve ricostituire l'ordine democratico.
Si deve scegliere tra monarchia e repubblica. I partiti prefascisti si ricostituiscono, cioè quelli di epoca liberale sopravvivono spesso in clandestinità.
Si presentano alle elezioni già per la costituente sia per le elezioni tra monarchia e repubblica.
L'Italia aveva perso la guerra.
De Gasperi quando viene ricevuto a Parigi è ricevuto come persona che aveva perso la guerra e deve aspettarsi gli aiuti economici degli alleati per ricostruire il paese.
Se non fossero arrivati gli aiuti Usa del piano Marshall non si sarebbe potuta riprendere (anni 50).
La Chiesa cattolica aveva firmato il concordato col fascismo! C'era un dibattito sulla sua colpevolezza.
Ci importa che il concordato aveva favorito il ritorno della Chiesa sul piano sanitario e ora non ha nessun interesse a lasciare questa posizione.
La Dc (partito popolare di Don Sturzo) Si presenta alle elezioni contrapposta a socialisti e comunisti e raccoglie molti voti, ha alle spalle la chiesa.
La Chiesa è uscita rafforzata, ha come strumento operativo il partito popolare e opera intensamente per farlo arrivare al governo. Nel 48 la Dc vince e si forma un governo monocolore fino al 1963.
Dal 45 al 48 la costituente è risultato di negoziazione tra tutti i partiti, poi c'è monocolore Dc.
Come avevano lavorato le associazioni femminili durante la guerra e il dopoguerra?
Le due associazioni femminili più grandi sono: UDI l'unione donne italiane (di derivazione comunista) e la CIF (centro italiano femminile) una unione delle donne cattoliche.
Queste associazioni femminili avevano lavorato un po' in clandestinità nel fascismo poi si erano ricostituite e entrambe ma in modo opposto e conflittuale e si erano occupati di sanità.
La CIF si occupa di assistenza ai bambini, creano comitati locali di assistenza per donne abbandonate, su base volontaristica.
UDI e CIF avevano reso spazi in ambito sociale e sanitario, si occupano degli stessi temi.
Nei partiti di sinistra ricostituiti le donne si occupano solo di sanità e sociale, gli uomini di politica alta. In questa situazione così complessa, la Chiesa che spinge per il servizio sanitario sociale che resti privato e sotto il suo controllo, e con i partiti di sinistra che pensano al servizio sanitario nazionale universalistico ma non ci vanno fino in fondo pensando che si farà più in là.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Barbara Pavoni
[Visita la sua tesi: "L'evoluzione della valutazione nel pubblico impiego"]
- Università: Università Politecnica delle Marche
- Facoltà: Economia
- Esame: Sociologia delle aziende pubbliche e sanitarie
- Docente: Maria Giovanna Vicarelli
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