Definizione e missione dell'ente ONMI
È un ente creato dal fascismo per il tema della maternità è dell'infanzia, perché?
È molto capillare a livello regionale territoriale, regionale, provinciale, comunale.
È un tipico ente parallelo: non incasellato nella pubblica missione classica, non una diramazione di ministeri, province o comuni, ma creato ad hoc per tutela specifica.
Come è finanziato? Da un mix di risorse sia pubbliche che private: dallo Stato, dalle province, dei comuni e finanziato da banche, corporazioni.
C'è all'interno un rappresentante della Chiesa, dopo i patti lateranensi (dopo il 29).
Le patronesse erano presenti (ceto privato benestanti) nel CdA.
Missione: obiettivo coerente con la politica fascista di sostegno ed esaltazione-sviluppo della famiglia.
Così come i sostegni alla famiglia in agricoltura, del commercio..
Obiettivo della prolificità (perché nel periodo scende il tasso di natalità) avere cittadini per l'esercito e per l'industria.
Sul piano pratico (trasferimenti e servizi) si davano sussidi per le nascite, per le famiglie numerose, esempio festa annuale.
Servizi: sia sociali che sanitari e socio-sanitari.
Le leggi precedenti liberali erano state fatte per ostetrica condotta e per allattamento (1910).
Ma fu disapplicata e le stesse donne non comunicavano la maternità o rinunciavano all'allattamento quindi l'Onmi è un passo avanti.
Servizi sanitari: attività ostetriche e pediatriche offerte. Poliambulatori. Ospedali pediatrici soprattutto.
Le nascite specie delle donne povere, abbandonate, ragazze madre erano seguite. Venivano accolti in strutture facevano nascere il bambino poi si convincerà la madre a tenerlo e magari si aiutava a cercare il marito (che a volte prendeva un'indennità oppure non pagava così la tassa sul celibato).
Oppure le vedove con bimbi piccoli. Si davano soldi, vestiti..
comunque la politica era innovativa anche se è autoritaria.
I bimbi abbandonati erano tanti per la povertà. L'ente li curava, seguiva, affidava ad una puericultrice. Questa figura nasce con l'Onmi come pure gli assistenti sociali che andavano nei quartieri disagiati per le visite domiciliari. L'ente aveva anche una rete di balie.
L'ospedale pediatrico nasce a fine '800 in Toscana, Lombardia e a Torino.
Sviluppati poi dall'Onmi in tutto il paese.
Contribuisce quindi a creare e formare figure professionali. Oltre a quelle dette c'è anche medico pediatra e il ginecologo ma solo uomini perché? La ginecologia e ostetricia esalta la dimensione chirurgica e quindi si pensava che la donna fosse fragile, non in grado.
L'ente evolve anche la figura delle infermiere (signorine) in principio ricordiamo la proto infermiera. L'evoluzione avviene con la prima guerra (creazione della Croce Rossa) e poi in epoca fascista quando vengono riconosciute le scuole per infermiera e create in tutta Italia.
È una giovane nubile con la speranza che sia dedicata alla professione. Il parallelismo con le suore. È la dimensione laica delle suore delle opere pie. Inoltre l'infermiera-signorina era di ceto medio, medio alto. Professionali. Le suore passano al ruolo di caposala.
Le infermiere stanno accanto al medico. La loro veste è lunga e vengono spogliati di ogni femminilità. La formazione è gestita da suore in scuole-convitto, accanto agli ospedali come regole rigidissime, quasi militari.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Barbara Pavoni
[Visita la sua tesi: "L'evoluzione della valutazione nel pubblico impiego"]
- Università: Università Politecnica delle Marche
- Facoltà: Economia
- Esame: Sociologia delle aziende pubbliche e sanitarie
- Docente: Maria Giovanna Vicarelli
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