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In Gambia Kukoi Samba Sanyang tenta di rovesciare Jawara

30 luglio 1981

Kukoi Samba Sanyang, fino ad ora uno sconosciuto anche per i suoi compatrioti, annuncia che il governo di Jawara, corrotto e responsabile della crisi economica, è decaduto e al suo posto c'è un Consiglio Supremo della Rivoluzione, il quale instaurerà un regime di tipo marxista-leninista. Tutte le libertà costituzionali sono sospese e i partiti politici dichiarati illegali; le banche vengono chiuse perché mezzo di imperialismo e neocolonialismo. Il momento è stato scelto accuratamente: la siccità sta ulteriormente minando le coltivazioni di arachidi, già in crisi per il basso prezzo, e Jawara si trova a Londra per il matrimonio del Principe del Galles. Una parte della Field Force si schiera con i golpisti e il tentativo sembra avere successo. A sfavore di Sanyang e dei suoi alleati gioca la mancanza di preparazione politica: invece di affermare la loro moderazione e cercare una legittimazione all'estero, dichiarano la loro fede comunista e l'instaurazione della dittatura del proletariato. I possibili alleati stranieri dei golpisti (la Libia, Mosca e i regimi comunisti della Guinea e Guinea Bissau) non si fanno trovare o non rispondono all'appello lanciato loro. Risponde invece il Senegal, allarmato dai possibili riflessi interni, facendo immediatamente intervenire i paracadutisti dietro lo schermo del trattato di mutua assistenza firmato l'anno precedente e invocato da Jawara. Nonostante la rapidità dell'intervento, passerà una settimana, e circa mille morti negli scontri e nei saccheggi, prima che l'ordine venga ristabilito, data anche la difficoltà di attaccare Banjul che è distesa su più isole.

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