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Il secondo governo De Gasperi

13 luglio 1946

De Gasperi vara il suo secondo esecutivo, che vede la collaborazione, insieme ai democristiani, dei comunisti, dei socialisti, dei repubblicani ed ancora del liberale Corbino. Si tratta, sostanzialmente, di una coalizione tripartitica. Ma le linee generali di politica finanziaria sono senz'altro dettate dal ministro del Tesoro Corbino, sostenuto tecnicamente, intellettualmente e moralmente dalla Banca d'Italia, guidata da Einaudi. E queste linee generali consistono in un più marcato contenimento della spesa pubblica, nella limitazione della crescita del costo del lavoro, nell'incentivare i privati a rimettere in circolazione sul mercato i beni di produzione e di consumo, nel fare un adeguato ricorso al debito pubblico a breve termine (Bot), ed emettere un nuovo prestito consolidato come unica operazione finanziaria di carattere straordinario.

Tra parentesi è indicato il numero di tesi correlate



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