Questi appunti affrontano in modo conciso la Storia dell'Architettura, partendo dall'Architettura Greca e arrivando all'Architettura del primo Rinascimento.
Appunti di Storia dell'Architettura
di Debora Neri
Questi appunti affrontano in modo conciso la Storia dell'Architettura, partendo
dall'Architettura Greca e arrivando all'Architettura del primo Rinascimento.
Università: Università degli Studi di Messina
Facoltà: Scienze Umanistiche
Esame: Storia dell’Architettura
Docente: Nicola Aricò1. Fondamenti di storia dell’architettura
Possiamo capire la storia dell’architettura attraverso il progetto dell’architettura, cioè la dinamica che
portato il progettista a creare l’oggetto.
L’architettura è un momento di creazione, quindi si combinano due fronti: scientifico e umanistico.
Nel Rinascimento si rivoluziona il sistema di concezione artistica e si elabora un nuovo concetto: non ci
sono più solo due fronti, perché le arti liberali (trivio, quadrivio) solo se si fondono danno il prodotto di
qualità. Bisogna avere contemporaneamente un controllo scientifico del progetto ma anche umanistico
(bello).
A volte quando irrompe sulla scena si dice che il nuovo è cattivo e l’antico è buono.
In verità è una proposta innovativa che s’impone con una potenza e una capacità di spazzare il tradizionale.
Questo è sempre accaduto anche nei secoli precedenti:
Una rivoluzione nella struttura della prima cattedrale gotica.
Queste sono altissime e leggerissime, policromatiche, ma questa novità che sembra non possa durare a lungo
in realtà non si fermerà solo a quel periodo;
Anche per il progetto della cupola di Brunelleschi nessuno credeva che possa tenere in piedi, solo
sottoponendo il suo lavoro a un tutor dimostra che funziona.
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Appunti di Storia dell'Architettura 2. Che cos’è architettura?
Vi è un magistero complesso che mette in relazione i pieni e i vuoti che si articolano nello spazio. Si tratta
quindi di un’organizzazione artistica dello spazio tenendo conto dell’aspetto scientifico.
Ci sono dei secoli in cui il momento evolutivo arriva molto forte, ad esempio quando Brunelleschi si inventa
il disegno in prospettiva a inizio ‘400. Egli afferma che se prendiamo uno specchio quell’immagine che
vedo riflessa è uguale a quella che guardo. Se il tridimensionale lo riduco a 2 dimensioni nasce la
prospettiva. È una rivoluzione impressionante, pittura, scultura e architettura non ne fanno a meno. Il
progetto in prospettiva ha un grande vantaggio: anticipa in tempo, perché so già come sarà l’oggetto, è
importante soprattutto per chi progetta.
Quando nasce l’ordine architettonico con i Greci, si vuole dire che in architettura ci deve essere
un’istituzione di proporzioni. Con il trattato della scultura di Policleto si concettualizza il kanon. Con egli si
scopre il concetto di proporzione tra corpo umano fino ad arrivare al kanon cioè il numero da cui discendeva
tutto il corpo umano.
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Appunti di Storia dell'Architettura 3. L'ordine architettonico
L'ordine architettonico è un sistema di progettazione che in relazione a luogo e impiego ha diversi ordini.
Kanon = misura in base al quale di prende tutta la misurazione dell'edificio. Non ti do misure ma il criterio
di proporzione, questo mi garantisce il rapporto che sta in architettura tra gli uomini e il progetto. Non è un
imposizione matematica ma un approccio.
Un concetto fondamentale è che l'architettura ha bisogno di elementi fondamentali che si trovano in natura o
artificiali.
1° la luce. Prima che esistesse la luce artificiale ci si poteva affidare solo alla luce naturale del sole. La luce
naturale del sole viene utilizzata in modo tale da far percepire l'oggetto ai nostri occhi. Il ruolo della luce è
di identificare i vari dettagli. Lo spazio è dinamico, in continuo movimento. Con il sole vi è la percezione
da parte dell'uomo che però è legata al difetto ottico: vediamo solo davanti quindi la realtà è deformata. Dato
che l'occhio umana deforma l'oggetto, progettista lo altera -> c'è bisogno di luce e distanza per vedere tutto
l'oggetto.
Per risolvere i problemi dell'occhio umano nascono: le scanalature della colonna.
Fatte per il controluce: quando arriva il raggio di sole su una superficie levigata la scarnifica, svuota la
massa dell'oggetto che perde i contorni in particolare se era una colonna angolare. Per risolvere i greci
inventano le scanalature. Quasi un mezzo tondo in verticale, la luce impatta una parte del solco, la parte
restante rimane in ombra.
Altro sistema di scanalatura è l'entasi: per evitare la scarnificazione si gonfiava la parte centrale del fusto
della colonna.
Non confondiamo qualsiasi cosa per architettura.
I concetti fondamentali che danno architettura sono:
Venustas = bellezza
Firmitas = solidità
Utilitas
Quando l'oggetto corrisponde a questi criteri vi è architettura.
STORIA DELL'ARCHITETTURA = storia del pensiero di chi ha progettato.
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Appunti di Storia dell'Architettura 4. Architettura Greca
È il fondamento dell’architettura occidentale.
1° concetto -> particolare attenzione da dare alla madre terra = gea. Non esiste nessuna architettura che non
viene appoggiata sulla terra.
Per i greci la terra era veramente una divinità. Era la potenza da cui ricavare il primo nutrimento -> è fertile,
ricca, acqua con la terra consente la prosperità. Si capisce grande rispetto dei greci per la terra perché viene
considerata una divinità primordiale.
La terra non si tocca, se si tocca è per coltivare e mantenere la sua preziosità.
Quando in età greca si inizia a costruire non si è convinti che si può fare quello che si vuole dove si vuole, si
costruisce sapendo di essere ospiti della terra.
Altri elemento che sviluppa questo rapporto -> occupare un blocco di terra e liberarla alle sue stesse energie.
Qui c’è la metafora LEGATA ALL’ODISSEA: Ulisse torna a Itaca, non lo riconosce nessuno e trova la casa
invasa da pretendenti.
La moglie per provocarlo ordina di spostare il letto, ma non era possibile perché un grande ulivo tagliato.
Ulisse usa l’ulivo per il talamo nuziale, agendo sull’ulivo vivo e vegeto.
Questo vuol dire che: Quando agisce sull’ulivo che è all’esterno espande il palazzo all’esterno
Liberare la terra provoca una nuova trasformazione dell’ulivo per un nuovo uso -> la prosecuzione della
stirpe, è lì che viene concepito Telemaco. Sacrificio dell’albero per una giusta causa.
2° concetto -> qualunque oggetto di architettura deve poggiare sulla terra, non ci sono secondi o terzi piani.
L’edificio deve essere a contatto con la terra, se ha un’altezza vertiginosa o minima non importa,
l’importante è che ci sia questo contatto.
La caratteristica del luogo ce la da già la natura. I teatri greci si trovano infatti sempre fuori città.
RISPETTO NATURA – RISPETTO TERRA – OSPITI DELLA TERRA = CONCETTI ARCHITETTURA
GRECA
PARTENONE = trasformare un’opera (esisteva in legno). Partenone di Pericle. L’anno di Pericle fu un anno
molto importante per la politica. Ebbe consenso di diverse polis per attaccare i persiani. La lega Peroattica
conquista un ingente bottino che deve essere conservato in un luogo sicuro.
Questo luogo poteva essere il Partenone poiché veniva conservato nella favissa -> si trovava al centro della
struttura dove erano conservate le divinità.
Il Partenone era dedicato ad Athena, dea protettrice della città, vergine.
Dentro il tempio a lei era dedicata una scultura gigantesca decorata di oro e avorio, ha una verticalità
enorme.
La verticalità è il suo punto di riferimento di tutto l’edificio.
Elemento architettonico:
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Appunti di Storia dell'Architettura Periteo -> tutto circuito di colonne fuori
Naos e pronaos -> spazio riservato al culto della dea, c’è la dea e possono entrare solo sacerdoti e
sacerdotesse.
Ateniesi possono solo guardarlo e camminare nel colonnato (tra colonne e naos). Guardavano il tempio da
lontano, partecipavano ai riti attraverso gli altari che erano fuori, adoravano la dea dall’esterno.
Ritorna la percezione -> il devoto deve percepire la sua pochezza rispetto alle dimensioni dell’edificio.
STRUTTURA -> 8 colonne sul prospetto principale e su quello opposto.
Le colonne sono inclinate verso l’interno (se così non fosse, guardando si vedrebbero verso l’esterno perché
troppo grandi)
CONCETTO IMPORTANTE -> dentro il naos c’è la statua di Atena. La cella è composta da 3 navate (1
centrale e 2 minori). Per esaltare la verticalità della statua si ricorre ad un artificio: se le navate fossero
composte da colonne alte quanto la statua non andava bene. Viene inventata la sovrapposizione di colonne,
1 alta e 1 bassa. Quindi vi erano 3 navate divise da colonne in sovrapposizione.
[il legno è una materia prima importante soprattutto nel paesi. Era il principe dei materiali perché permetteva
di costruire più piani, serviva a costruire le falde del tetto, garantiva chiusura infissi esterni, si chiudevano
ambienti interni, si costruivano le scale, apparati che arredavano le chiese erano di legno]
Quando immaginiamo il Partenone, immaginiamo solo ruderi di pietra, non consideriamo il legno che
invece era importante poiché il solaio era di legno.
Per contenere la forza che proveniva dall’alto si tagliavano tratti di travi che erano vincolati tra loro. Su
questa pesavano le travi che formavano il timpano. Sulle estremità, se si lasciava vedere il legno,
s’imbruttiva il triglifo che serviva per distaccare una metopa dall’altra. La metopa serviva a nascondere il
legno e rappresentava scene di guerra o altro.
Triglifo e metopa erano formati da tasselli di pietra.
Kanon di partenza = diametro della colonna
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Appunti di Storia dell'Architettura 5. Architettura Romana
I romani sono convinti di essere talmente bravi a possedere tecniche di produzione valide a tal punto da
essere consentito loro di fare qualsiasi cosa sulla madre terra.
Il loro punto di partenza è l’arco, poiché è attraverso esso che nasce il concetto che non vi fosse nessuna
difficoltà a costruire diversi piani.
La possibilità di costruire archi a tutto sesto equivale alla possibilità di costruire una volta a botte.
Un arco è composto da conci lapidi.
Immaginando due pilastri, su ogni pilastro appoggio un trapezio isoscele e nell’inclinazione ne appoggio
ancora un altro.
Sagomando i conci di pietra per farli convergere al centro, arrivata al centro metto un concio in modo tale
che il peso venga scaricato uniformante.
Più carico al centro più tenuta strutturale ci sarà. Quindi se l’arco ha le forze che contengono le spinte
dall’alto potrò fare la stessa cosa per i piani superiori, poiché la tenuta strutturale è tale da permettere di
camminarci sopra.
I romani possono proporre, attraverso l’artificio della tecnica edilizia, una tenuta strutturale molto maggiori
dei greci, raggiungendo così enormi verticalità. Essi sono quelli delle terme, degli anfiteatri, dei circhi
massimi.
Architettura romana = arco a tutto sesto
Che cos’è l’arco per i romani?
È un muro ritagliato in un certo modo. In una pagina muraria taglio un arco e devo organizzarmi i conci in
un certo modo per contenere il vuoto. Quando parliamo di arco dobbiamo pensare al muro non alla colonna.
L’arco dei romani è un arco a tutto sesto che genera la volta a botte la quale genera una successione di archi;
una successione di archi costituisce una galleria.
L’arco e la volta sono funzionali alla verticalità, perché entrando nella galleria posso ricavare le scale per il
piano superiore, dove ci saranno dei posti a sedere.
L’anfiteatro nasce per il diletto del popolo; i romani, che pretendevano il servizio militare e le tasse dal
popolo, erano convinti che bisognasse dare al popolo una stagione di pausa che distraesse dai periodi
negativi (ludi = giochi).
Le terme erano divise per sesso. Vi erano piscine calidarium (bagno turco), frigidarium, ma all’interno
dell’edificio vi erano anche le biblioteche, come si allenavano i corpi si dovevano allenare le menti.
Per determinare gli ambienti caldi e freddi, e l’acqua calda e fredda, si utilizzavano dei canali sotterranei
alimentati con legna o ghiaccio. Questo era determinato per induzione attraverso dei fori o condotti che
condizionavano le variazioni climatiche.
I romani erano anche degli importanti ingegneri idraulici. Nell’acquedotto è predominante l’arco:
l’acqua viene prelevata dai monti e portata a valle e viaggia con una lieve pendenza. L’acqua da monte a
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