Struttura Chiese Romaniche
Struttura Chiese Romaniche
Dato che la chiesa dell’architettura romanica deve essere alta, deve dare l’idea al fedele di un ambiente severp, oscuro, quindi non può essere piccola ma deve organizzare questa diffusione della luce di giorno in maniera tale da far percepire l’effetto di meschinità del peccatore rispetto alla grandiosità di questa grande struttura religiosa.
Per avere queste dimensioni bisogna avere delle strutture che consentono di tirare in alto l’edificio.
Le strutture a quel tempo erano legate alla robustezza dei muri.
Le sezioni murarie erano enormi integrate con dei pilastri esterni tecnicamente chiamati CONTRAFFORTI -> se la sezione muraria è ad esempio di 2 m a questa si aggiunge all’esterno un pilastro ogni “x” metri che parte da una dimensione che raddoppia di larghezza e che salendo si stringe fino ad arrivare a 1 metro. È un ulteriore supporto che spinge in maniera opposta alla spinta del tetto e ha delle capacità strutturali importanti per raggiungere una grande verticalità.
BUIO – MURO – GOVERNO DELLA RELIGIONE SULL’AMINISTRAZIONE DELLA PAURA – DIO= COLUI CHE GIUDICA E PUNISCE -> tutto questo bagaglio entra nell’architettura romanica.
Questo riguarda l’aspetto religioso, un’altra struttura tipica del romanico sono i castelli -> massicci, compatti, poche aperture all’esterno, verticalità, soluzioni meno raffinate della chiesa, nessun momento di creatività artistica.
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Dettagli appunto:
- Autore: Debora Neri
- Università: Università degli Studi di Messina
- Facoltà: Scienze Umanistiche
- Esame: Storia dell’Architettura
- Docente: Nicola Aricò
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