Appunti utili per il corso di Economia Politica.
Temi trattati: incertezza, Rischio, teoria economica, modelli walrasiani
Informazione, Aspettative, Incertezza
di Alessia Chiovaro
Appunti utili per il corso di Economia Politica.
Temi trattati: incertezza, Rischio, teoria economica, modelli walrasiani
Università: Università degli Studi di Palermo
Facoltà: Economia
Corso: Economia Politica
Titolo del libro: Informazione, Aspettative, Incertezza
Autore del libro: Antonio Imperato
Editore: Edizioni Scientifiche Italiane
Anno pubblicazione: 20051. Il ruolo dell’informazione nella teoria economica
L’informazione riveste un ruolo fondamentale nella teoria economica, sia quando essa è massima e diffusa
tra tutti i soggetti, sia quando i meccanismi di mercato o le particolari condizioni in cui si trova il sistema
economico ne limitano l’acquisizione. Essa migliora lo stato degli agenti e dell’economia nel suo
complesso; può essere considerata al pari di qualsiasi bene, la cui acquisizione comporta un costo e il cui
uso fornisce un vantaggio soggettivo: utilità o profitto, o risorsa la cui valorizzazione o utilizzo migliora
l’efficienza complessiva del sistema.
Tenendo conto del grado di informazione degli agenti in teoria economica è possibile distinguere due mondi
differenti:
Il mondo walrasiano, in cui l’informazione è completa, l’economia e gli equilibri sono di tipo istantaneo, nel
senso che la perfetta percezione dell’ambiente posseduta dagli agenti, consente ad essi di adottare decisioni
simultanee e ottimali in termini di utilizzazione delle risorse: sia che vengano adottate con riferimento a
ciascun periodo (monoperiodali, alla Walras), sia per più periodi futuri (intertemporali, alla Debreu).
A questa sfera appartengono tutti quegli equilibri di piena occupazione che vanno dall’ortodosso di Walras a
quello più recente delle aspettative razionali di Lucas e a tutto l’approccio teorico della New Classical
School.
Questo mondo è dominato dalla certezza, sia di tipo deterministico (Walras, Arrow-Debreu) sia di tipo
stocastico (Lucas e New Classical School).
Nei modelli c.d market clearing o walrasiani, non ci si pone il problema di esaminare il ruolo
dell’informazione, e non perché se ne trascuri l’importanza, ma perché essa è distribuita omogeneamente tra
i soggetti.
a) Modello di Walras: il ruolo del banditore. Il banditore è colui che ha il ruolo di diffondere delle
informazioni tra domanda e offerta. Nessun meccanismo autonomo di mercato sarebbe in grado di garantire
quella trasparenza informativa che un agente esterno e superiore alle parti (il banditore), può dare al mercato
stesso. E, in assenza di trasparenza, è difficile pensare alla possibilità che vengano raggiunti equilibri di
market clearing1, tali da lasciare soddisfatti tutti i potenziali compratori e venditori.
b) Modello di Arrow-Debreu. Il ruolo dei mercati a termine e contingenti. Anche qui l’informazione è
completa. In questo modello accanto ai mercati a pronti (dominati dalla completa informazione e dalla
certezza degli scambi) si affiancano i mercati futuri (a termine e contingenti), in cui la consegna dei beni
contrattati avverrà a una certa data e se si verificherà un certo evento per i mercati contingenti. L’incertezza
è dunque un fatto del tutto oggettivo; essa dipende dal grado di informazione sul futuro, che a sua volta
costituisce un fatto esogeno (dipendente dagli stati di natura) che nessun agente può cercare di modificare
acquisendo maggiori informazioni.
Il mondo non walrasiano, in cui l’informazione è incompleta e talvolta addirittura asimmetrica (non sempre i
soggetti godono del medesimo grado di informazione). In questo mondo le aspettative non sono razionali,
l’equilibrio è di tipo temporaneo, nel senso che le decisioni adottate riguardano uno o più periodi, ma sono
modificabili nella transazione da un periodo al successivo (salto di un periodo) in relazione alla migliore
conoscenza dello stato del mondo che i soggetti vanno via via acquisendo; gli equilibri sono sequenziali e
possono essere talvolta molteplici (alla Hahn). Questo mondo è dominato dall’incertezza2.
La differenza fondamentale tra questi due approcci agli stati di equilibrio del sistema poggia sue 2 distinte
visioni del funzionamento del processo di aggiustamento economico verso il punto di equilibrio:
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Informazione, Aspettative, Incertezza - nel mondo walrasiano tale aggiustamento è automatico e garantito dagli stessi meccanismi che muovono il
sistema
- nel mondo non walrasiano, il processo di aggiustamento può interrompersi in qualsiasi punto del suo
cammino verso l’equilibrio finale in quanto non esiste nessuna “mano invisibile” che lo conduce verso
quella direzione.
Se ci si colloca nel mondo non walrasiano, si accetta che l’informazione possa migliorare lo stato degli
agenti e dell’economia nel suo complesso; questa può quindi essere considerata come un bene qualsiasi, la
cui acquisizione comporta un costo e il cui uso fornisce un’utilità soggettiva3. Dunque, la quantità di
informazione che affluisce dal sistema economico agli agenti ne modifica il grado di conoscenza e produce
un duplice effetto:
il primo consiste nell’utilità derivante dalla maggiore conoscenza delle opportunità di scambio offerte dallo
stato dell’economia (migliori vettori prezzi-quantità)
il secondo viene determinato dalla modifica del rischio percepito dagli agenti in ordine alle probabilità che
quanto da essi previsto (in termini di vettori prezzi-quantità, all’inizio di ciascun periodo) si realizzi
effettivamente
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Informazione, Aspettative, Incertezza 2. L’informazione nei modelli di Walras e di Arrow-Debreu: Le
critiche di Kornai e di Hahn
Kornai. (critica walras). Kornai muove una critica al modello walrasiano (in cui l’informazione tra gli agenti
è pe rfetta). Egli stabilisce che per osservare il funzionamento del sistema economico occorre distinguere:
1) processi reali: tra cui rientrano i gli aspetti strettamente fisici del sistema (processi di produzione, di
consumo,etc)
2) i processi di controllo: che riguardano aspetti intellettuali e comportamentali (assunzioni e trasmissioni
delle informazioni, comportamenti decisionali rispetto ai segnali percepiti dal mercato, etc)
Mentre in Walras, l’analisi dei processi di controllo non è presente perché il meccanismo è talmente perfetto
che i processi reali sono anche processi di controllo a causa della perfetta circolazione delle informazioni.
Per Kornai i processi di controllo sono caratterizzati da flussi di informazioni di 3 tipi:
1. un flusso derivante dalla moneta, che trasmette ai soggetti segnali in base alla propria capacità di acquisto
2. un flusso derivante dai prezzi: che fornisce segnali utili ai soggetti economici per adottare decisioni utili a
formare i propri piani di acquisto e vendita
3. flusso non dai prezzi: comprendenti tutti i segnali qualitativi e quantitativi.
Per Kornai il limite del modello walrasiano è di assumere soltanto l’esistenza del secondo flusso dei 3
descritti. In base hai prezzi di mercato i soggetti adottano le proprie decisioni ed esplicano il proprio ruolo di
agenti price takers.
Hahn. (critica arrow-debreu). Hahn critica la carenza di attenzione al problema dell’informazione e svolge
uno studio più esteso e completo rispetto a quello di Arrow e Debreu.
modello Arrow-Debreu (di derivazione walrasiana):
- l’informazione è esogena, è uguale per tutti e non ha costi.
- Gli eventi o stati di natura non sono modificabili e sono determinati da condizioni oggettive
- Le decisioni degli agenti sono di tipo istantaneo
- L’equilibrio è di piena occupazione, ed istantaneo
Postulato della completezza dei mercati. (esistono 3 tipi diversi di mercato: a pronti, a termine e contingenti;
l’incertezza viene neutralizzata attraverso contrattazioni separate condotte all’interno di ciascun mercato)
Si ha un approccio al rischio con probabilità oggettive e vi è la presenza dell’assicurazione
In Hahn:
- l’informazione è endogena
- gli stati di natura1 non sono uguali per tutti, ma diversi da soggetto a soggetto, e sono modificabili nel
tempo e nello spazio (dipendono dall’interazione soggettiva che si crea tra ciascun soggetto, i messaggi da
lui percepiti e le decisioni adottate)
- i soggetti economici agiscono in modo sequenziale: modificando le loro decisioni in base ai messaggi via
via percepiti. Tali messaggi sono formati dalle informazioni e possono essere di 2 tipi:
- “esogeni” (non dipendenti dalle azioni dei soggetti. Es: politiche di governo o i prezzi dei beni non
direttamente modificabili dagli stessi agenti)
- “tutti gli altri”, costituiti dalle convinzioni che gli agenti si formano in base a quanto accade loro e su cui
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Informazione, Aspettative, Incertezza dopo fondano le proprie azioni (messaggi che interagiscono tra i risultati delle azioni degli agenti e il loro
stesso modo di pensare)
L’ equilibrio è sequenziale: (Hahn ha forzato il termine: affinché si possa parlare di equilibrio sequenziale
deve esserci un cambiamento delle conoscenze degli individui che li porti a fare delle nuove scelte al fine di
arrivare a un processo graduale di avvicinamento alla piena occupazione (no piena occupazione)
Per Hahn non esistono sempre mercati contingenti e completi così come sostenuto da A/D in quanto gli stati
di natura variano nel corso del tempo e non sono determinati in modo univoco (per cui il differente grado di
informazioni possedute dai soggetti diventa fondamentale per la fissazione del prezzo). (mercati incompleti)
si ha l’approccio all’incertezza con probabilità soggettive e vi è la presenza della scommessa.
Secondo Hahn, in un’economia reale l’equilibrio non può essere che sequenziale e l’incertezza assume un
ruolo determinante. Per raggiungere l’equilibrio finale non resta che affidarsi al meccanismo dell’economia
sequenziale che può essere assicurato solo se si assume che le decisioni dei soggetti vengano continuamente
modificate. L’informazione posseduta dai soggetti diventa essenziale nel determinare ciascun punto di
equilibrio:
1. Negli equilibri istantanei e walrasiani il rischio non è modificabile e questo rischio oggettivo è uguale alla
percezione del rischio perché l’informazione è completa ed esogena.
2. Nei modelli non walrasiani, con equilibri sequenziali, il rischio oggettivo è diverso della percezione del
rischio perché l’informazione è incompleta e endogena.
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Informazione, Aspettative, Incertezza 3. Informazione, Aspettative e decisioni nell’approccio delle
aspettative razionali
Lucas.
L’analisi della New Classical School ruota attorno a 2 aspetti:
- l’informazione
- il processo di apprendimento degli agenti economici.
Su questi due elementi si fondano le ipotesi delle aspettative razionali: nuovo approccio neoclassico
formulato da Lucas (1972) il quale adottava l’ipotesi che nel breve periodo non esisteva tra gli agenti
perfetta informazione, però con l’informazione incompleta, gli agenti riuscivano comunque attraverso
osservazioni ripetute a perfezionare le proprie previsioni; e poi è cosi solo che nel lungo periodo si formano
aspettative pienamente razionali.
La differenza tra breve e lungo periodo sta nel fatto che nel breve non è data agli agenti la possibilità di
distinguere tra i segnali derivanti dai prezzi dei mercati in cui essi operano e quelli derivanti dagli altri
mercati (livello generale dei prezzi); dunque nel breve periodo gli agenti non sono capaci di distinguere la
variazione del livello generale dei prezzi da quella del proprio prezzo relativo così reagiscono modificando
le decisioni in termini reali.
Le conseguenze macroeconomiche (entrambe di breve) sono:
1. Una politica monetaria inattesa produrrà effetti molto più efficaci rispetto alle politiche che si ripetono in
modo sistematico in quanto gli effetti attesi sono già previsti ed anticipati dai soggetti. Le politiche
monetarie producono effetti solo nel breve periodo perdendo efficacia nel lungo periodo poiché esse
sarebbero facilmente interpretabili, e non hanno alcun effetto reale sulle decisioni dei soggetti, in quanto
modificano soltanto il livello generale dei prezzi (neutralità della moneta). [Conseguenza empirica]
2. Inoltre è solo l’incompletezza informativa ad assicurare il trade-off positivo inflazione-produzione
analizzato dalla curva di Phillips (modificata da Friedman e Phelps), perché se fossimo in condizioni di
informazione completa il tasso d’inflazione previsto coinciderebbe con quello effettivo e quindi il processo
d aggiustamento inflazione-produzione, a seguito di una variazione del tasso di crescita della moneta
sarebbe istantaneamente neutralizzato senza produrre alcun effetto reale. [Conseguenza teorica]
In un sistema dominato da informazione incompleta e incertezza non si possono raggiungere equilibri di
piena occupazione. Per questo motivo l’intervento pubblico, in grado di migliorare lo stato del sistema
economico e di ridurre l’incertezza attraverso una maggiore circolazione dell’informazione, produce
sull’economia sempre un’azione positiva (se questo vale nel breve periodo vale a maggior ragione nel lungo,
in cui un intervento sistematico corregge o riduce il “lack informativo” con maggiore gradualità).
Per Lucas l’incertezza e il rischio sono oggettivamente calcolabili. L’incertezza è determinata dall’assetto
del sistema economico e viene superata –cioè si ha certezza- attraverso l’ipotesi delle aspettative razionali.
Egli esprime la sua convinzione sulla scarsa modificabilità delle decisioni dei soggetti quando si passa da un
periodo a un altro.
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Informazione, Aspettative, Incertezza 4. Informazioni e processi di apprendimento nei modelli Walrasiani
e non walrasiani: le posizioni di Lucas, Hahn e Benassy a confronto
(critiche alla New Classical School)
Benché la teoria di Lucas abbia trovato larga diffusione, essa ha incontrato numerose critiche da parte di
altri teorici. Secondo Lucas:
“in economia modellizziamo un individuo come un insieme di regole decisionali e un insieme di preferenze
per valutare le conseguenze che derivano da particolari combinazioni situazione-azione; tali regole sono
continuamente analizzate, riviste e collaudate confrontandole con l’esperienza, e le regole che producono
conseguenze desiderabili sostituiscono quelle che non hanno i medesimi effetti. Si considera l’economia
politica come lo studio delle regole decisionali che rappresentano stati stazionari (steady state) di un qualche
processo adattivo le quali non vengono più riviste e modificate con l’accumularsi di nuove esperienze.”
Le critiche riguardano:
1. l’assunzione secondo cui i soggetti sono in grado di formulare previsioni perfette su eventi futuri
2. l’ipotesi che i processi di apprendimento che portano i soggetti alle decisioni non vengano modificati
dalle esperienze via via acquisite dai soggetti
Hahn ad es. si pone in contrapposizione con i teorici della NCS, sostenendo che il sistema economico non
può raggiungere un equilibrio di tipo istantaneo (istantaneous market clearing – equilibrio in un’unica
soluzione), così come formulato da loro, ma di tipo sequenziale che può essere assicurato soltanto se si
assume che le regole decisionali degli agenti siano di continuo modificate nel passaggio da un equilibrio a
un altro.
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Informazione, Aspettative, Incertezza