Ricerca integrativa alla biografia, le tecniche produttive, la filosofia e le opere cinematografiche del regista Norman Mc Laren. In particolare si analizzano le tecniche cinematografiche sperimentali usate dal regista per realizzare i suoi lavori, tra cui la pittura diretta su celluloide, il pixillation, la tecnica del stop-motion e l'animazione con ritagli di carta. Infine si analizza il pensiero di Norman McLaren, tratto dai suoi stessi scritti raccolti nel volume Norman Mclaren on the creative process by, 1991, National Film Board of Canada edition.
Norman McLaren: storia della musica per film
di Silvia Lozza
Ricerca integrativa alla biografia, le tecniche produttive, la filosofia e le opere
cinematografiche del regista Norman Mc Laren. In particolare si analizzano le
tecniche cinematografiche sperimentali usate dal regista per realizzare i suoi
lavori, tra cui la pittura diretta su celluloide, il pixillation, la tecnica del stop-
motion e l'animazione con ritagli di carta. Infine si analizza il pensiero di
Norman McLaren, tratto dai suoi stessi scritti raccolti nel volume Norman
Mclaren on the creative process by, 1991, National Film Board of Canada
edition.
Università: Università degli Studi Ca' Foscari di Venezia
Facoltà: Lettere e Filosofia
Corso: Discipline dell’Arte, della Musica e dello
Spettacolo
Esame: Storia della musica per film1. Biografia di Norman McLaren
Norman McLaren nasce l'11 aprile 1914 in Scozia, studia dal 1932 al 1936 alla Glasgow School of Fine
Arts. Fin da piccolo è appassionato di musica: studia pianoforte e violino dai 9 ai 12 anni, e segue anche dei
corsi di Teoria musicale. Durante la sua adolescenza approfondisce l'amore per la musica ascoltando pop,
folk e jazz e interessandosi sempre di più alle strutture e ai processi compositivi della musica classica. La
sua carriera di regista inizia a 19 anni con la realizzazione di Seven Till Five (Dalle sette alle cinque) (1933),
in cui descrive una giornata della vita in una scuola d'arte.
Nel 1939 si trasferisce a New York, dove continua a sperimentare su un'altra dozzina di film la pittura
diretta su celluloide. Nel 1941 approda alla compagnia di produzione e distribuzione National Film Board of
Canada (NFB), diventando l'autore-simbolo della cinematografia d'animazione di quel paese. Qui realizza
infatti filmati di propaganda come V for Victory, (1941), Hen Pop Hop, (1942), ma anche filmati astratti e
opere sperimentali come Dollar dance (1943), dipinto sulla celluloide con fondali semovibili;
Alouette(1944), illustrazione in tre minuti del popolare canto francese fatta con ritagli di carta; C'est l'avion
(1945) realizzata con pastelli.
Sempre grazie al sostegno economico e produttivo dell' NFB, prosegue la propria sperimentazione
approfondendo tecniche diverse come il disegno animato, la pixillation (l'inserimento di attori veri in
sequenze animate), l' animazione ottenuta con la carta ritagliata, la stop-motion, l'elaborazione dei suoni
mediante intervento diretto sulla banda sonora. Si tratta di lavori dal grande impatto tecnico, che hanno
saputo unire sperimentazione, tecnica e intrattenimento.
Il suo lavoro più famoso è il cortometraggio Neighbours (1952), in cui sperimenta una nuova tecnica:
l'animazione di vere persone. Neighbours valse a McLaren numerosi riconoscimenti, tra cui l'Oscar al
miglior cortometraggio documentario.
Nel 1957 realizza A Chairy Tale che combina animazione di persone e di oggetti, illustrando la ribellione
del mondo inanimato contro la manipolazione umana. Questo film, musicato da Ravi Shankar, mostra un
uomo che cerca inutilmente di sedersi su una sedia riluttante. Stesso argomento tratta il successivo Opening
Speech (Discorso di apertura)(1960), interpretato dallo stesso McLaren che cerca di impadronirsi di un
microfono ribelle.
Una delle realizzazioni più ricche e complesse è Canon (Canone) (1964), che include cartoni animati,
animazione di sagome ritagliate, oggetti, persone e anche un gatto. Con l'abilità artigianale tipica di tutto il
suo lavoro, McLaren illustra un tema che gli è particolarmente congeniale: la traduzione di forme musicali
in forme visive. Nel film, McLaren descrive il canone dapprima per mezzo di cubetti alfabetici, poi
mediante pupazzi animati, infine facendo marciare attraverso lo schermo un uomo, una donna e un gatto,
che ripetono gli stessi movimenti (melodia) in stadi differenti.
Il regista muore a Montreal nel 1987.
Silvia Lozza Sezione Appunti
Norman McLaren: storia della musica per film 2. Tecniche produttive di McLaren
Any technique of animation consists of stopping the camera between the taking of each frame of film,
instead of letting it run on relentlessly at normal speed (that is, 24 frames a second). Once it is assumed that
the actor being photographed by a movie camera can stop between any or every 24th of a second, a new
range of human behavior becomes possible. The laws of momentum, inertia, centrifugal force and gravity,
but what is perhaps even more important, the tempo of acting, can be infinitely modulated from the slowest
speed to the fastest. Apart from the apparently spectacular feats of virtuosity that this makes the actor
capable of, it is possible to use the technique in a concealed way behind what appears to be normal acting.
Or, if used in a less concealed way, it can permit to the actor a caricature type of movement. In much the
same way as a pictorial caricature can make comment on character and situation by distorting the static form
of a drawing, so live-action animation can create a caricature by tampering with the tempo of human action,
by creating hyper-natural exaggerations and distortions of the normal behavior, by manipulating the
acceleration and deceleration of any given human movement. This type of caricature is, of course, often
found in animated cartoons, but cannot be found in live-action films until an animation technique is applied
to them. It is also possible to devise many new ways for a human being to locomote. Apart from new types
of walking and running, a person may get from one place to another by sliding, (while silting, standing,
balancing on one foot, or any other way) and appearing and disappearing, and a host of other ways. 1
Nella biografia sono state elencate le tecniche produttive usate da McLaren per realizzare i suoi lavori. Ora
verranno definite una ad una.
Silvia Lozza Sezione Appunti
Norman McLaren: storia della musica per film 3. La tecnica della pittura diretta su celluloide
Particolare genere cinematografico artistico in cui le riprese vengono effettuate attraverso la creazione di
immagini direttamente sulla pellicola vergine. A differenza di altre forme di cinematografia sperimentale, il
materiale viene rimosso dal suo contesto d'uso convenzionale e, per così dire, interpretato come una tela,
applicando diversi processi artistici: pittura, disegno, collage su celluloide, graffi e incisioni in emulsione,
straniamento attraverso manipolazioni chimiche, o l'esposizione diretta dei materiali fotosensibili.
Silvia Lozza Sezione Appunti
Norman McLaren: storia della musica per film