Il concetto del movimento secondo McLaren
Anche se il termine movimento esclude per suo puro significato intrinseco la staticità, è comunque possibile catturare il movimento in una posizione statica, e l'effetto di questo processo è decisamente più efficace della ripresa di un oggetto in movimento. L'unica cosa necessaria, secondo McLaren, è sentire il movimento nel suo più profondo significato, e questo è ottenibile anche senza l'uso della telecamera: basta che ci sia una serie di immagini e un proiettore.
Il movimento è pensiero ed emozione; questi elementi sono il cinema puro. I fattori secondari, come sfondi e luci, non sono rilevanti se non sono in movimento, e comunque non possono essere un sostituto di quest'ultimo. Anche il parlato non è necessario, anzi, toglie al cinema la sua purezza
Il motivo centrale del movimento come fattore fondamentale è espresso da McLaren nel 1968 quando afferma
I certainly don't see animation as an extension of static forms of art, such as painting and drawing. It seems to me that a link that exist in that way is very slender, and really quite meaningless. In the motion picture film, it's the motion that counts. Any art which doesn't move seems to me to be in one category, and all the arts that are connected with motion are in another category.
La maggior parte dei film di McLaren, proprio per questa sua passione per il movimento, è caratterizzata da una successione confusionale e veloce di immagini che si muovono sullo schermo.
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