Prime azioni dei servizi educativi

Le prime azioni di servizio erano iniziative gestite da ordini religiosi ed erano orientate alla promozione di una condotta morale e religiosa fondata sull’amore verso Dio e verso il prossimo. L’esito doveva essere la formazione di un uomo moralmente retto, l’educazione è concepita essenzialmente come esempio al quale i soggetti sono chiamati a conformarsi. Tale servizio è concepito come aiuto caritatevole agli altri, si avevano anche istituti a carattere residenziale, il potere degli educatori era legittimato da Dio.
Con la nascita del moderno stato sociale, l’intervento statale in materia di assistenza pubblica ha formalizzato ciò che esisteva già prima. Negli interventi centrale è la dimensione fisica della cura e l’azione formativa orientata al controllo dell’itinerario di crescita individuale. L’assistenza assume quindi una connotazione laica, che non porta i soggetti a diventare dei buoni cristiani ma dei buoni cittadini. I servizi si configurano come strumenti ad uso della crescita dello Stato, ente superiore che deve raggiungere i suoi fini anche grazie all’educazione; il fine ultimo è la tutela dell’ordine e della pubblica sicurezza, la formazione di nuovi cittadini e la formazione di sempre nuova forza – lavoro. L’istituzionalizzazione dell’educazione ha inizio nell’800,forse anche grazie alle trasformazioni dovute all’affermazione dei modi di produzione capitalistici. Si ha in primo piano la disciplina del corpo data da un insieme di metodi che assicurano il minuzioso controllo delle operazioni del corpo e delle sue forze, imponendo una docile utilità. Questo dispositivo disciplinare viene progressivamente introdotto anche nei contesti deputati all’educazione formale e organizzata, la cura e la formazione dell’infanzia viene vista come un investimento per il futuro della nazione, per il suo sviluppo e per la sua competitività nazionale.