Nascita del sé e formazione della mente
Winnicott: ciò che si ha all’inizio della vita individuale è un insieme di vaghe esperienze sensoriali, disperse e frammentate (stato di non integrazione primaria).
5/6° mese passaggio all’integrazione: si costituisce nel lattante un senso d’unità, in modo graduale passa dalla confusa percezione di parti di sé e di esperienze vissute come separate/frammentate alla percezione di sé come tutto unico, diventa persona. Gli oggetti esistono solo in quanto si esercita su loro l’azione del soggetto. Agli inizi della vita il sé del lattante non si è ancora costruito, ma si trova allo stato potenziale: fin dalla vita prenatale può sperimentare una continuità di esistenza (“inizio del sé”); il mondo del neonato è un luogo dove ancora non c’è distinzione come non-me e non c’è neppure un me; nulla è noto come esterno al proprio sé e non c’è ancora un sé.
Nello stadio più precoce di sviluppo il primo nucleo del sé si esprime nel gesto spontaneo e iniziativa personale (strillo, sguardo, postura: è un messaggio per la madre).
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Dettagli appunto:
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Autore:
Antonella Bastone
[Visita la sua tesi: "L’anoressia mentale in adolescenza: analisi multidimensionale dell'autostima"]
[Visita la sua tesi: "Corpo, modelli estetici e disturbi del comportamento alimentare. Un’interpretazione socioculturale."]
- Università: Università degli Studi di Torino
- Facoltà: Scienze della Formazione
- Esame: Psicologia sociale
- Docente: Alberto Rossati
- Titolo del libro: Lezioni di psicologia sociale
- Autore del libro: Alberto Rossati
- Editore: Trauben
- Anno pubblicazione: 1999
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