Il carattere simbolico o allegorico del costume teatrale
Il costume metaforico è un costume che nella sua unitarietà di elementi opera un riferimento diretto ad una cultura, non necessariamente quella di cui fa parte il costume (vd. Visconti con l’Oreste di Alfieri, che utilizzò i costumi tipici del settecento alfieriano e non quelli greci dell’antichità), che sarebbe un particolare caso, quello del realismo archeologico.
Un costume anacronistico può sottolineare con molta forza la falsità della situazione rappresentata, ma anche l’universalità dei temi trattati, che appunto travalicano le epoche.
Nel secondo caso sono i significati di ordine simbolico o allegorico a prevalere. Ci sono anche nel primo caso, ma lì sono maggiormente condizionati dalla qualificazione storico – formale del personaggio. Questo secondo tipo di costume fa leva di solito su simbolismi più o meno forti e quasi sempre accettati uniformemente, sottolineando qualità astratte o psicologiche o ruoli sociali più o meno generali (il ricco carico di ornamenti, il povero vestito di stracci). A volte queste astrazioni diventano vere e proprie allegorie, come accadeva nei morality play del Basso Medioevo, dove i personaggi erano la Morte, la Vita, la Povertà, e l’Uomo. Solitamente il personaggio allegorico è carico di elementi che precisano nei dettagli il significato di ciò che rappresenta.
Possono, sempre nel secondo caso, non esserci dei significati ben definiti nel costume. In questo caso di solito il pubblico dà una interpretazione personale al personaggio e sono i valori puramente formali a risaltare.
Un caso a parte i costumi della commedia dell’arte. Nel loro massimo splendore, i significati simbolici del loro vestiario si erano già perduti e i loro vestiti sono passati ad identificare i personaggi visivamente e caratterialmente.
Infine i parametri formali di riconoscimento del costume.
- Forma. In relazione alla struttura fisica la forma di un costume può nascondere o risaltare o alterare.
- Materiale. Sempre in relazione alla struttura fisica. Può irrigidire o fluidificare i movimenti.
- Colore. In relazione alla scenografia. Può risaltare o uniformarsi ai toni della scenografia. Vd. Stanislavskij in Vita di un uomo: la scenografia era di velluto nero e pure gli attori vestivano di nero. Il risultato fu un agitarsi di volti e di mani che sembravano indipendenti e privi di un corpo.
d- Struttura. In relazione a sé stesso. Un costume può essere costituito da un unico capo o da più capi, che possono a loro volta essere uniformi o no, giustapposti o sovrapposti.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Gherardo Fabretti
[Visita la sua tesi: "Le geometrie irrequiete di Fleur Jaeggy"]
[Visita la sua tesi: "Profezie inascoltate: il "Golia" di Giuseppe Antonio Borgese"]
- Università: Università degli Studi di Catania
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Letterature comparate
- Docente: Domenico Tanteri
- Titolo del libro: Leggere il teatro
- Autore del libro: C. Molinari - V. Ottolenghi
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