"Quarto potere". Leland e Emily Norton
John Leland è stato per lungo tempo il migliore amico di Kane, fin dai tempi della scuola. Nato in una famiglia da tutti ritenuta benestante, alla morte del padre Leland si è ritrovato pieno di debiti.
Leland e Bernstein sono accomunati ora dal fatto di essere due persone sole ed essere molto invecchiate. Tale metamorfosi è assai più evidente in Leland che ora vive in una casa di riposo ed è ossessionato dai sigari, che invece gli sono vietati nella sua abitazione.
La storia di Leland comincia dal matrimonio tra Kane e Emily Norton. Un matrimonio fallito, il cui destino sembrava già segnato fin dall’inizio. Tutto ciò è esplicitato da una serie di scene che si alternano velocemente e ritraggono i due sposi novelli sempre ritratti durante la colazione. Sono varie colazioni e ogni volta ad una diversa colazione corrisponde una nuova condizione del loro rapporto che si va sgretolando rapidamente. Si verifica un progressivo mutamento dello sfondo che porta dallo spazio occupato da Leland e Thompson alla sala da pranzo dove i coniugi Kane erano soliti sedersi e consumare la prima colazione. Importanti sono le dimensioni del tavolo: all’inizio infatti il tavolo è piccolo e i due coniugi sono molto vicini l’un l’altro; progressivamente, man mano che i due coniugi si allontaneranno e smetteranno di comunicare, anche le dimensioni del tavolo aumentano, così come aumenta la distanza tra i due. Quella che racchiude la varie colazioni che si susseguono nel corso degli anni è una sequenza dal grande valore e sinteticità narrativa. Alla fine i due non si parlano neanche: in un campo-controcampo a 180 gradi si scrutano in silenzio oltre le pagine dei giornali che stanno leggendo; la moglie per dispetto legge il Chronicle, giornale rivale del marito.
Continua a leggere:
- Successivo: "Quarto potere". Incontro con Susan Alexander
- Precedente: "Quarto potere". Rapporto con Bernstein e Leland
Dettagli appunto:
-
Autore:
Marco Vincenzo Valerio
[Visita la sua tesi: "La fortuna critica italiana de I soliti ignoti (1958) di Mario Monicelli"]
- Università: Università degli Studi di Milano
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Teoria e analisi del linguaggio cinematografico
- Docente: Elena Dagrada
Altri appunti correlati:
- Linguaggi del Cinema
- La nascita del film: dalla sceneggiatura alla distribuzione
- Filosofia del diritto
- Microeconomia
- La ricerca della verità nel pensiero di Bonaventura da Bagnoregio: l'Itinerarium mentis in deum
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Joseph Conrad e il Mito del Viaggio. Nostromo e Heart of Darkness tra letteratura e cinema
- L'evidenza celata: le trame invisibili del cinema horror
- Come ha fatto un ragazzo a creare un capolavoro? Citizen Kane di Orson Welles
- Politiche autoriali. Sceneggiatura contro regia, da Aristotele alle serie tv contemporanee
- Qualcuno era comunista...Storia, speranza e poesia in ''Ceravamo tanto amati'' di Ettore Scola.
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.