"Quarto potere". Rapporto con Bernstein e Leland
È interessante notare la distinzione tra i due modi di interloquire di Bernstein e John Leland con Kane. Infatti, sebbene i due siano a lo stesso livello di rapporto di lavoro con Kane, Leland chiama il magnate Charlie, mentre Bernstein mostra sempre rispetto chiamando l’uomo che è comunque suo grande amico, mister Kane. Leland ha un rapporto più confidenziale con Kane ed è meno suggestionato dal suo carisma: questo segnerà presto la fine della loro amicizia. Altro esempio in tal senso è visibile in una scena in cui a dividere i due amici si trova una colonna, prima passano uno a destra e uno a sinistra, poi Leland torna indietro e gira intorno alla colonna, metafora del cambiamento di strada che farà successivamente. Spesso vediamo Kane rappresentato circuito all’interno di una finestra, il che indica metaforicamente un futuro oscuro e privo di piena libertà per Kane. Questo capita anche nel momento in cui Kane lascia la redazione perché in procinto di partire per il proprio viaggio di nozze. Perché tutto sia contenibile all’interno di un’unica inquadratura abbiamo una distorsione delle immagini in cui viene sovrapposto l’interno e l’esterno e in tal modo si può vedere sia ciò che accade in redazione e ciò che avviene in strada. La prima moglie di Kane, Emily Norton, viene mostrata qui per la prima volta, ma molto velocemente. Ciò si spiega perché il racconto di questo segmento di vita di Kane è stato affidato a Bernstein e quindi il punto di vista è quello esclusivamente lavorativo, quello del braccio destro che ha assistito Kane nella sua ascesa come magnate dell’editoria.
Si torna poi sul presente, con il vecchio Bernstein che racconta del matrimonio fallito di Kane, mentre sul camino giganteggia un ritratto dell'imprenditore. Indirizza poi il giornalista ad andare a parlare con il migliore amico di Kane, John Leland.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Marco Vincenzo Valerio
[Visita la sua tesi: "La fortuna critica italiana de I soliti ignoti (1958) di Mario Monicelli"]
- Università: Università degli Studi di Milano
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Teoria e analisi del linguaggio cinematografico
- Docente: Elena Dagrada
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