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Strumenti di valutazione e trattamento nella sindrome di Down


La valutazione deve tenere conto dell'età e del livello di gravità del soggetto, utilizzando strumenti che possono offrire un quadro più preciso della maturazione cognitiva raggiunta, integrati a test specifici per la valutazione del linguaggio (area di sviluppo più compromessa), sia a livello lessicale che morfosintattico che fonologico. Esistono diversi approcci riabilitativi. A partire dagli anni 70 sono state abolite le classi speciali ed è stato previsto il loro inserimento nelle classi normali con lo scopo di favorire, attraverso metodi pedagogici, la loro maturazione cognitiva nel modo più ecologico possibile. Si sono strutturati degli interventi educativi con programmi che coinvolgono diverse aree dello sviluppo: motorio, cognitivo, affettivo e sociale.
Le caratteristiche di questi programmi sono:
– intervento precoce, già dai primi mesi di vita;
– coinvolgimento dei genitori attraverso training speciali per l'assunzione di un ruolo attivo nel coadiuvare l'insegnamento del linguaggio e delle altre abilità;
– sostegno psicologico per aiutare la famiglia ad affrontare la sofferenza e le difficoltà connesse alla presenza di un bambini portatore di un grave handicap;
– addestramento degli operatori scolastici all'uso di programmi didattici in funzione del livello cognitivo del bambino;
– instaurazione e mantenimento dei contatti con le varie organizzazioni assistenziali e riabilitative per assicurare un aiuto specialistico
- terapie farmacologiche = per depressione e per lo stress biologico generale derivante dall'aumentato metabolismo che viene attivato dalla presenza di alcuni enzimi prodotti dai geni del cromosoma 21. L'alterazione metabolica produce uno squilibrio fisiologico responsabile del grave stress. Alcuni sintomi di questo stress sono: brussismo, aumento di corticosteroidi nel sangue che inibisce l'ormone della crescita e determina la bassa statura, diffidenza ad assaggiare nuovi cibi che riduce la scelta alimentare, facilità alle malattie respiratorie infettive determinata dall'abbassamento del sistema immunitario. È necessaria una lunga osservazione per individuare lo squilibrio neurochimico presente che varia da soggetto a soggetto e pianificare un trattamento.
Terapia neuropsicologica = è utile inserire il bambino in programmi di intervento precoci per consentirgli di raggiungere le varie tappe dello sviluppo cognitivo. Quando conquista la tappa della permanenza dell'oggetto è possibile facilitare il passaggio dall'intelligenza senso-motoria a quella rappresentativa. È importante migliorare la competenza comunicativa attraverso programmi linguistici e le altre funzioni corticali superiori, come memoria e attenzione, che necessitano di un intervento mirato.

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