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Parchi Scientifici e Tecnologici (PST) e città tecnologiche (Tecnopoli)


Il panorama industriale è oggi caratterizzato dalla presenza di Parchi Scientifici e Tecnologici (scientifici: complessi urbanistici residenziali siti in prossimità di istituti di istruzione, o centri di ricerca, con collegamenti con tali organismi per la crescita di imprese e il trasferimento di tecnologia; tecnologici: complessi con imprese che operano nell’alta tecnologia e svolgono R&S, produzione, vendita e assistenza, con minore incidenza di istituzioni accademiche e maggior peso all’attività di produzione). Questi mirano alla creazione di città tecnologiche (o tecnopoli: iniziative per potenziare luoghi ad alto potenziale universitario e scientifico, così da rendere disponibili le conoscenze per tutta la regione (Valenzano (Bari)) e allo sviluppo di ambienti di innovazione i cui presupposti si basano su progetti imprenditoriali per immettere prodotti nuovi in mercati nuovi. Dunque i PST mirano a: sviluppo urbano e regionale, grandi rinnovamenti aziendali, gestione di risorse per formazione e ricerca.
Nel mondo ne esistono oltre 200, di cui il 50% in Nord America. In Italia il fenomeno è esploso dagli anni '80, con 2000 miliardi di lire ad essi stanziati.

Tratto da TECNOLOGIA, PRODUZIONE E INNOVAZIONE di Moreno Marcucci
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