Organicismo e nazionalismo in Fichte
A partire dal 1800 il pensiero politico di Fichte assume una configurazione notevolmente diversa. Egli inizia a concepire la società e lo Stato come “organismi” nei quali le parti esistono solo in funzione del tutto. L’organiscismo politico si oppone allora al giusnaturalismo perché schiaccia l’individuo per affermare il tutto e considera la società non come un insieme di persone libere, ma come una totalità organica di membri. Adesso la sua sfiducia verso lo stato si trasforma in importanza della presenza di un organismo politico preposto alla pianificazione dell’economia nazionale. Questo vuol dire che lo Stato è essenzialmente importante per disciplinare i rapporti commerciale e deve essere una Stato commerciale chiuso dove non possono esserci interferenze con gli altri stati. Nell’opera Tratti fondamentali dell’età presente l’organicismo assume un fondamento metafisico: lo Stato va concepito come una totalità unitaria dove tutti sono preposti allo stesso obiettivo. Lo stato diventa immagine della totalità assoluta per cui vi è assoluta subordinazione degli interessi individuali a quelli generali: l’iniziale antistatalismo di Fichte si capovolge nel riconoscimento del valore assoluto dello Stato. Poco dopo nei Discorsi alla Nazione tedesca, l’organicismo politico viene applicato al concetti di nazione che il romanticismo aveva da poco introdotto: per superare il momento difficile di una Germania oppressa da Napoleone l’unico modo è una nuova educazione nazionale in cui l’egoismo individuale venga superato in favore di un rinnovato senso della comunità. Fichte riconosce nel popolo germanico l’unico vero popolo. Questa unicità deriva in parte anche dalla lingua che a differenza di quelle neolatine conserva i caratteri originari e quindi è l’unica in grado di cogliere il legame essenziale tra parola e azione, perché la parola non è stata “adattata” trasformata come in tutte quelle lingue che provengono dal latino.
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Dettagli appunto:
- Autore: Carlo Cilia
- Università: Università degli Studi di Catania
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Storia della filosofia contemporanea
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