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Fasi della filosofia in Schelling



Schelling: (1775-1854): anche il pensiero di Schelling conosce un processo evolutivo che ha come punto di partenza gli studi teologici e poco dopo quelli filosofici: in particolare egli mostra interesse per Rousseau, Kant e Fichte. Nel suo periodo fichtiano egli scrive
Sulla possibilità di una forma della filosofia in generale (1794)
Dell’io come principio della filosofia (1795)
Dove Schelling manifesta le sue simpatie per Spinoza, rileggendolo alla luce dell’idealismo fichtiano.
Passa a studiare matematica e scienze naturali ed è per questo motivo che sviluppa una filosofia della natura che danno vita a diversi scritti:
Le idee per una filosofia della natura (1797)
Dell’anima del mondo (1798)
A questa filosofia succede la filosofia dello spirito che dà vita al suo capolavoro:
Sistema dell’idealismo trascendentale (1800).
A questo stesso anno corrisponde la rottura di S. con i romantici per la sua inimicizia personale con Schlegel. La sua filosofia continua a svilupparsi e da filosofia dello spirito diventa filosofia dell’identità; anche a questo orientamento corrispondono diversi scritti:
Esposizione del mio sistema filosofico (1801)
Filosofia e religione (1804)
L’ulteriore sviluppo del suo pensiero lo portò ad una filosofia della libertà caratterizzata dall’accentuazione del carattere religioso già presente nel suo scritto Filosofia e religione; scrisse:
Le ricerche filosofiche sull’essenza della libertà umana (1809)
L’ultimo stadio del suo pensiero sfociò in una filosofia positiva espressa nelle due opere
La filosofia della mitologia (1842-1854)
La filosofia della rivelazione (1842-1854)

Tratto da STORIA DELLA FILOSOFIA CONTEMPORANEA di Carlo Cilia
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