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Il potere del pubblico


Oggi non c’è più il consumatore bello preciso nei suoi segmenti demografici etc. anzi è un grande casino. È tutto frammentato, difficile da convincere, e in continuo cambiamento.
L’età non lo caratterizza. L’età biologica è diversa da quella percepita- ci sono dodicenni che si sentono ventenni e 70 enni che si comportano da bambini alla ricerca dell’evasione e dell’estetismo.
Il sesso nemmeno. Ormai c’è la femminizzazione della società con i metro sexual e la gayzzazione non è un problema.
Il ciclo di vita è un casino alla stessa maniera. Non c’è più la media d’età per sposarsi, fare famiglia. C’è chi a 20 ha figli chi ne ha 40 e lavora chi ha figli e lavora etc etc. l’agiatezza economica ha causato cambiamenti nei trend.
Non c’è più una classe media. Secondo la caratterizzazione psicografica (chi subisce la cultura, chi la crea e chi la innova) la classe bassa, gli strugglers e rassegnati, di chi subisce la cultura i cosiddetti potato couch è in rapido dissolvimento. Un tempo le marche si puntavano su questo target pigro e stupido per vendere di più. Si è puntato a chi crea la cultura, i mainstream o i succeders, da grandi marche che sono arrivate per prime in settori con grande invasivita come CocaCola o Mac. Oggi il mainstream non tira più e grande spazio ce l’hanno i succeders e i reformers (essere più che avere, problemi sociali, eticità, comunità), i secondi invece hanno spirito imprenditoriale, competizione, poca cooperazione, vantaggi personali per un cambiamento.
Ricapitolando: secondo le 4C - Cross - Cultural - Consumer - Characterization si hanno:
- coach potatoes: gli strugglers e i resigned.
- Chi crea la cultura: mainstream, aspirer, succeeders.
- Chi evolve la cultura: explorers e reformers.

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