La giurisdizione esclusiva nel diritto amministrativo
Un ulteriore elemento di complessità, per valutare il quadro generale del giudizio amministrativo, è rappresentato dalla giurisdizione esclusiva.
Nelle ipotesi di giurisdizione esclusiva, il Consiglio di Stato alla fine degli anni ’30 ha ammesso che il ricorso al giudice amministrativo non sia subordinato all’impugnazione di un provvedimento.
L’impugnazione di un provvedimento non rappresenta, quindi, una condizione necessaria per la giurisdizione esclusiva; il giudizio deve potersi svolgere in forme adeguate anche per la garanzia del diritto soggettivo.
Questi sviluppi hanno fatto dubitare della possibilità di ricondurre a un modello unitario il processo amministrativo, e ciò proprio per la mancanza di un denominatore comune, identificabile o nelle posizioni soggettive tutelate o nel contenuto della domanda.
Rispetto alla frammentazione del processo amministrativo che emerge da queste considerazioni è opportuno, però, tener presenti alcuni punti fermi.
Frequentemente è sottolineata la contrapposizione fra un giudizio che verte sull’impugnazione di provvedimenti (c.d. giudizio su atti) e un giudizio che verte sulla fondatezza di una pretesa in tutto o in parte autonoma da essi (c.d. giudizio su rapporti): la generalizzazione del secondo modello viene da molti auspicata, per conferire maggiore incisività all’azione giurisdizionale nei confronti dell’Amministrazione.
Infatti, nel modello del “giudizio sul rapporto”, il giudice non dovrebbe limitarsi a sindacare la legittimità del provvedimento impugnato, ma dovrebbe accertare come l’Amministrazione avrebbe dovuto provvedere nei confronti del cittadino nel caso concreto.
Inoltre non si dimentichi che il processo amministrativo è assoggettato anche a tutta una serie di regole comuni, come, per esempio, le modalità di introduzione del giudizio, l’attuazione della garanzia del contraddittorio, lo svolgimento del giudizio, i rapporti fra il giudice e le parti nell’istruttoria, l’esecuzione della sentenza, ecc…
La presenza di queste regole comuni consente ancora oggi un’analisi unitaria dello svolgimento del processo amministrativo.
Continua a leggere:
- Successivo: Giurisdizione di legittimità e giurisdizione estesa al merito
- Precedente: Quadro generale della giurisdizione amministrativa
Dettagli appunto:
-
Autore:
Stefano Civitelli
[Visita la sua tesi: "Danni da mobbing e tutela della persona"]
- Università: Università degli Studi di Firenze
- Facoltà: Giurisprudenza
- Esame: Diritto Amministrativo II, a.a 2007/2008
- Titolo del libro: Lezioni di giustizia amministrativa
- Autore del libro: Aldo Travi
Altri appunti correlati:
- Diritto delle Amministrazioni Pubbliche
- Indagini preliminari, processo e sentenza
- Diritto Amministrativo
- Seminario "Giustizia e Modernità"
- Gli Ausiliari del Giudice, del Pubblico Ministero e della Polizia Giudiziaria
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Sulla tutela dei minori stranieri non accompagnati nell'ottica del diritto internazionale privato e processuale
- Specificità dei motivi di ricorso e onere della prova nel processo in materia di operazioni elettorali
- Principio di effettività della tutela giurisdizionale e nuovo codice del processo amministrativo: anche sulle azioni di accertamento e adempimento in generale
- L'accesso ai documenti e la sua tutela
- La disciplina della zona a traffico limitato: interessi coinvolti, controlli, strumenti di tutela
Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.