Allevamento del tacchino da carne
A seconda del peso del modo di allevare e alla presenza o meno di strutture il tacchino viene allevato utilizzando tecniche diverse.
A SECONDA DEL PESO ESISTONO:
allevamento del tacchino leggero (è molto diffuso negli USA e GB tuttavia ancora poco diffuso in Italia, vengono utilizzati razze o ibridi leggeri-medi, l’allevamento è presente in un unico ambiente climaticamente controllato dalla schiusa alla macellazione, la tecnica è simile a quella del broiler con specifiche temperature e densità, l’età di macellazione è di 10-12 settimane con maschi che pesano 5,5 kg e femmine 4-4,5)
allevamento del tacchino pesante (è una forma di allevamento prevalente in Italia, vengono impiegate razze e ibridi pesanti o super pesanti, l’allevamento è distinto tra i sessi , almeno per la fase finale, i maschi vengono macellati a 140-150d arrivando a 16-18 Kg, mentre le femmine a 100-110d pesando 7,5-8 kg. Il ciclo di allevamento è diviso in due periodi il primo schiusa-8 settimane è detto pulcinaia, mentre il secondo 8 settimane-macellazione è detto ingrasso)
PULCINAIA I capannoni utilizzati sono quelli standard per broiler (100-120 m x 10-14m), la tecnica utilizzata è quella del tutto vuoto o tutto pieno con minimo 7 giorni di vuoto sanitario disinfettando l’ambiente e le attrezzature. La lettiera presenta trucioli di legno bianco (10-15 cm), i recinti che ospitano 300-350 tacchinotti del peso medio 45-48 g presentano un Ø di 2,5m (1-6d), e successivamente con Ø di 7m (7-15d). le cappe radianti a gas o IR presenteranno sotto cappa le seguenti temperature: 0-3d (38-41°C), 4-7d (35-38°C), 2° settimana (30-32°C), 3-4 sett (-3°C per sett),e 5° sett (18-22). La temperatura esterna ottimale è di 18-20°C, l’Ur ottimale invece è del 60-70%, l’allevamento può presentare sessi misti o separati , la densità è di 10 tacchinotti/m2, l’illuminazione deve essere continua e costante nei primi due giorni (40-50 lux), per poi ridurla gradualmente sino a 14 ore di luce all’8° giorno (10-20 lux). Durante le prime due settimane vengono utilizzati 2 abbeveratoi a sifone da 4 litri ed una mangiatoia lineare da 1m/100 tacchinotti da 2-3 alveoli o vassoi, oltre le 3 settimane necessitano di 2 cm di abbeveratoio a cabaletta e di mangiatoie per tacchinotto; a 6-8 giorni viene tagliato il becco, controllandone succ il peso e i consumi.
INGRASSO in questo caso è possibile trasportarli da un capannone all’altro; utilizzare lo stesso capannone ma allevando a sessi distinti (4-4,5F /m2 3-3,2M/m2); utilizzare lo stesso capannone, partendo dallo stesso n° di maschi e di femmine assegnando il 60% ai maschi, alla macellazione delle femmine , i maschi occupano tutto lo spazio, oppure utilizzare lo stesso spazio a sessi misti con densità di 4 animali/m2 (2M 2F), separandoli a 11-12 sett. L’allevamento dei due sessi nello stesso capannone presenta diverse esigenze alimentari, e un’eccessiva densità in prossimità della macellazione delle femmine (40kg/m2); le mangiatoie sono circolari o lineari con altezza regolabile (8cm di mangiatoia/M e 4 cm/F), con ventilazione forzata.
CALCOLO DENSITA’ DI TACCHINI ALL’INGRASSO A SESSI SEPARATI
Il carico massimo accettabile è di 35-40 kg/m2, il P macellazione M (20-21 sett) è di 17 kg, mentre il Pfmacello (15-16 sett) è 7,5-8 kg, a 16 settimane i M pesano 10-11 kg, il rapporto MF è di 1:1,la densità massima a 16 settimane è di 4 animali/m2 (11x2+8x2=38 kg/m2) la densità alla macellazione dei maschi è di 17 kg/m2 (2 maschi) mentre il carico è di 34 Kg/m2.
A 16 settimane la superficie destinata ai maschi sarà 11/19 =0,58=60%, il carico M a 16 sett sarà 2Mx11kg/0,6m2=37 mentre il carico F sarà 2Fx8kg/0,4m2=40. su 1000m2 vengono allevati 4000 animali con mortalità del 10%.
ALLEVAMENTO ALL’APERTO
Questo tipo di allevamento presenta problematiche legate alle condizioni geografiche e climatiche, alla necessità di disporre terreno, i terreni ideali sono quelli collinari con ombreggiatura naturale (fascia prealpina); vengono utilizzati capannoni aperti con parchetti esterni recintati (4m2/capo all’esterno), oppure pascoli provvisti di arche e tettoie (10m2/animale, non più di 2000-3000 capi/recinto). Per questo tipo allevamento vengono utilizzate tettoie, mangiatoie a tramoggia (capacità di 300-350 kg di mangime), abbeveratoi lineari (5cm/capo) e recinzione alta 1,2-1,5m, inoltre bisogna tagliare le ali alle femmine in pulcinaia proteggendole dagli animali predatori. Nell’ARCA utilizzata, i posatoi sono sollevati da terra e posti a un’altezza di 70-80 cm dal suolo. Lo spazio sottostante i posatoi, è completamente isolato da rete metallica per evitare che gli animali si imbrattino con le feci. I posatoi, costituiti da travetti 10x5 sono posti a una distanza di 50cm uno dall’altro , 2m lineari di posatoio sono sufficienti per 5 tacchini, un arca di 5x2 mi può ospitare 50 capi.
FABBISOGNI NUTRIZIONALI
Il tacchino moltiplica il proprio peso di 200-300 volte fino alla macellazione, dopo le 10-12 settimane di vita M e F presentano diverse esigenze; il mangime fino a 14 settimane viene distribuito sbriciolato e successivamente viene distribuito in pellets del Ø di 5 mm. Inizialmente presenta esigenze energetiche elevate e superiori al pollo, la razione presenterà un’integrazione grassa soprattutto nella fase finale del ciclo dove IC è aumentato, le esigenze proteiche sono maggiori del pollo specialmente a inizio ciclo, mentre le esigenze in aa sono 1,4-1,5 volte quelle dei polli.
INCUBAZIONE UOVA
L’incubazione delle uova dei tacchini dura 28 giorni, le fasi del processo sono: il ricevimento (cartone plateaux), la conservazione (10°C, 80% UR max 3d), il controllo della salmonella, l’incubazione (0-24d a 37,2-37,8°C a 60% di UR), la schiusa (25-28d a 36-36,8°C con 70% UR), la speratura (10d), rotazione e messaggio.
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Dettagli appunto:
- Autore: Denis Squizzato
- Università: Università degli Studi di Padova
- Facoltà: Agraria
- Corso: Scienze e Tecnologie delle Produzioni Animali
- Esame: Zoocoltura
- Docente: Girolamo Xiccato
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