Razze leggere di tacchino comune

BRONZATA COMUNE
I maschi pesano 10-12 e verranno macellati a 10-12 kg mentre le femmine 5,5-6,5 kg e vengono macellate a 3-4 kg. E’ una razza europea, poco migliorata, allevata tradizionalmente all’aperto, la livrea è bronzata, le penne del petto, del collo e della groppa sono neri con riflessi rossi-verdastri, le remiganti sono barrate, il becco è giallo e i tarsi sono nero grigi, la pelle è bianca, presenta una spiccata rusticità, una notevole attitudine alla cova (fino a 15-18 uova per ciclo, per 4-5 covate, il guscio di colore leggermente rosato, peso medio 70-85 grammi) La maturità sessuale viene raggiunta a sette mesi sia nei maschi che nelle femmine. La durata dell'incubazione è di 28 giorni.

BIANCA DI BELTSVILLE o BSW (beltsville small white)
Questa razza è stata selezionata nel 1941 nell’omonima stazione genetica degli USA ed è stata riconosciuta dalla "American Poultry Association" come nuova varietà nel 1951. Anche se di peso ridotto è stata molto apprezzata perché ha una buona conformazione con petto largo ed anche una buona conversione di mangime in carne, oltre alla spiccata resistenza alle malattie e non necessita della fecondazione artificiale visto le ottime attitudini riproduttive. Il maschio arriva a pesare 9-9,5 kg (macellati a 6-7 kg) mentre le femmine 4,5-5 kg (macellate a 3,5-4kg). Il corpo è abbastanza compatto, il torace profondo e il petto ben sviluppato e ampio. La produzione di uova e ottima (158 per stagione) e cosi pure la fertilità (89%) e la schiusa (70%). La livrea è bianca in entrambi i sessi. In questa razza si può notare un maggior orientamento verso le caratteristiche funzionali a differenza di altre improntate principalmente su quelle morfologiche. In Francia incrociato con il tacchino nero ha dato origine alla Bétina conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo.

CASTANA PRECOCE
I maschi pesano 10-12 kg, mentre le femmine 5-6 kg, è stata selezionata presso la stazione sperimentale di pollicoltura di Rovigo nel 1960 dalla Bronzata, il colore è dovuto all’effetto diluente sul nero-bronzato di un gene recessivo legato al sesso.