Cestodi: teniasi dei ruminanti
Cestodi: teniasi dei ruminanti
Le malattie da cestodi sono caratterizzate dalla presenza dei parassiti adulti nell’ospite vertebrato e dalla presenza delle forme larvali (cisticerco, cisticercoide, strobilocerco, cenuro, cisti idatidea, tetratiridio; l’ospite intermedio ingerisce le uova fuoriuscite dalle proglottidi, mentre l’ospite definitivo ingerisce i metacestoidi.TENIASI
Rappresenta una malattia sostenuta da Moniezia espansa, M. benedeni, Avitellina centripunctata e Stilesia globipunctata che colpisce ovini, caprini, bovini e bufali, prevalentemente giovani, in particolare vitelli e agnelli pesanti (gli adulti sono portatori). Questo tipo di malattia è legata al pascolo in quanto l’ospite definitivo si infesta ingerendo l’acaro, quindi favorita da terreni ben areati, sufficientemente umidi, con manto erboso folto, con maggior rischio in primavera e autunno.
Questa malattia svolge un’azione patogena di tipo sottrattiva, tossica, irritativa (sulla mucosa intestinale) e ostruttiva , producendo inoltre una diminuzione dell’incremento ponderale del 15-20 % negli agnelli. In genere si tratta di una malattia asintomatica tuttavia a volte è possibile osservare diarrea o stipsi, anoressia, debolezza, andatura incerta e pelo opaco; la diagnosi in vita prevede l’esame coprologico (al secondo pascolo che hanno avuto larve passive in inverno ed in estate) e l’esame qualitativo delle proglottidi nelle feci, mentre in post-mortem viene aperto l’intestino per osservare la presenza dei parassiti adulti (anche 6-7 m). La terapia prevede l’utilizzo di albendazolo, fenbendazolo, mebendazolo, oxfendazolo, febantel , niclosamide, per via orale ; non sottovalutare l’uso del pirantel e del prazilquante (più costoso), attivi per i vermi piatti. La terapia verrà effettutata sui vitelli a istallo autunnale, agnelli nati a gennaio-febbraio (8-10 sett di vita), agli agnelli nati in autunno (dopo 8 settimane dalla loro immissione al pascolo nella primavera successiva), alle madri prima del parto, agli adulti prima di andare al pascolo e agli animali con sintomi. La profilassi prevede pochissime possibilità tuttavia è possibile gestire agronomicamente i pascoli con la rifacimento completo della cotica (aratura profonda, erpicatura, concimazione, seminagione), evitando poi lo spargimento di liquami freschi.
TENIASI DEGLI EQUINI
Rappresenta la malattia sostenuta dall’anoplocephala e dalla paranoplocephala alloggiati nell’intestino tenue; l’an. magra, lunga ••• m è molto patogena, l’ana. perfoliata è localizzata nella valvola ileocecale (provoca coliche).
Le principali forme larvali sono monosomatiche o polisomatiche a seconda di quanti protoscoici (testa armata o meno)
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Dettagli appunto:
- Autore: Denis Squizzato
- Università: Università degli Studi di Padova
- Facoltà: Agraria
- Corso: Scienze e Tecnologie delle Produzioni Animali
- Esame: Parassitologia veterinaria
- Docente: Antonio Frangipane
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