Trematodi platelminti: fasciolosi
Trematodi platelminti: fasciolosi
Rappresenta una malattia parassitaria sostenuta da Fasciola epatica, trematode che da adulto colonizza i dotti biliari del fegato di cavalli, conigli, suini, uomo ma in particolare bovini e ovini, i quali si infestano ingerendo con l’erba le metacercarie. Attraverso i dotti biliari scorre la bile che procede nella cistifellea, la quale serve da riserva,(quando non contrae); se viene contratta la bile passa e con essa le uova. Rappresenta l’azione traumatica svolta dalle forme immature nei dotti biliari del fegato, queste per 7-8 settimane migrano nel parenchima epatico crescendo nel tempo, prevengono dalla sede intestinale e per questo possono portarsi dietro il clostridium novyi veicolando l’hepatite, oltre a svolgere un’azione traumatica. I parassiti adulti (3*1 cm) esercitano un’azione irritativa a livello dei dotti biliari (per mezzo della cuticola) un’azione ostruttiva, modificando così il flusso della bile, anemizzante, dismetabolizzante e tossica. La fasciolosi è tipica delle aree fascioligene umide, quali il Piemonte, la Lombardia, il Veneto, l’Emilia, Lazio, Sardegna e Toscana, attaccando precisamente il 4% dei vitelli, il15% delle manze e più del 60% delle vacche (all’aumentare dell’età aumenta la positività alla fasciola). La Fasciolosi provoca una perdita nella produzione di latte bovino e ovino del 10-30%, una perdita nella produzione di carne del 5-10% nei bovini e fino al 30% negli ovini, e una perdita nella produzione di lana ovina del 10-45%. Un valore di uova per grammo <50 negli ovini caratterizza un allarme epidemiologico, il livello di rischio diventa serio se upg è 80-150 e diventa molto grave se upg>500. +Sintomatologia
La forma ACUTA legata alla forma immatura provoca anoressia, depressione del sensorio, rifiuto a muoversi, liquido nelle cavità peritoneale e nei casi più gravi può provocare peritonite, epatite necrotica infettiva(nei giovani principalmente) e la morte. La forma CRONICA legata ai parassiti adulti provoca dimagramento, anoressia, anemia, calo della produzione, edemi e nei casi più gravi (>200 parassiti adulti) provoca cachessia e successivamente la morte.
Diagnosi
Sugli animali in vita vengono effettuati esami indiretti (test immonodiagnostici) ed esami diretti di tipo qualitativo se ne specifichiamo la presenza o meno delle fasciole o quantitativo tramite il Mcmaster consentendo così di stabilire il valore esatto di uova per grammo (130-150*63-90µ). La diagnosi post motem prevede la ricerca dei parassiti o delle lesioni anatomo-patologiche a livello di dotti biliari e parenchima epatico.
Terapia
Poiché gli endectocidi sono attivi solamente per nematodi il trattamento prevvederà l’uso di antielmintici(in Italia non esistono farmaci atti a uccidere le forme immature).Tatticamente vengono trattati gli animali positivi all’esame coprologico mentre strategicamente, il trattamento prima della stagione pascolativa riduce la contaminazione dei pascoli, mentre il trattamento dopo il rientro nei ricoveri elimina i parassiti acquisiti durante il pascolo (ogni 6 settimane in modo da ucciderle tutte in quanto a fine stagione oltre alle forme adulte sono presenti anche le forme immature).
Classe Principio attivo(azione) Nome comm. Via Specie
Nitrofenolici Nitroxinil(fasciola) Trodax Iniettabile Bovini, ovi-caprini
Salicilanilidici Rafoxanide(fasciola) Ranigel Orale Bovini, ovini
Oxyclozanide(fasciola) Toloxan Orale Bovini, ovi-caprini
Benzimidazolici Albendazolo(nem,cest,fasc) Gardal Orale Ovini
Valbazen Orale Bovini, ovi-caprini
Tiabendazolo(nem,dicro) Tibigel Orale Ovi-caprini
Probenzimidazolici Netobimin(nem,cest,fasc) Hapadex Orale Bovini, ovi-caprini
Profilassi
L’ospite emette le deiezioni con le uova finendo così nel terreno,nella lettiera o nella fossa liquami, poichè le uova necessitano di un ambiente acquatico o molto umido per schiudere, cercheremo di recintare le zone d’acqua; è possibile inoltre evitare la dispersione di deiezioni fresche, utilizzare della calciolamide, un devitalizzante delle uova o stagionare le deiezioni per almeno 2-3 mesi evitando la schiusa delle uova. Il ciclo biologico della fasciola prevede l’introduzione di un ospite intermedio (lymnaea truncatula), nel quale il miracidio uscito dall’uovo inizia una moltiplicazione asessuata fino allo stadio di cercarie, diventa quindi importante lottare contro questa lumaca. La lotta all’ospite intermedio prevede la bonifica del pascolo e l’utilizzazione di prodotti malchicidi, tuttavia dannosi e tossici per le falde. Le cercarie, uscite dal gasteropode, si attaccano ad uno stelo d’erba per poi dare luogo alle metacercarie, che rappresentano la forma infestante della malattia. La lotta alle metacercarie prevede la recinzione delle zone umide del pascolo, evitando inoltre lo sfalcio di erbe lungo i corsi d’acqua, se questo non è possibile, è doveroso evitare la somministrazione all’animale di foraggio fresco, ma attendere 2mesi per il fieno e 50 gg per gli insilati.
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Dettagli appunto:
- Autore: Denis Squizzato
- Università: Università degli Studi di Padova
- Facoltà: Agraria
- Corso: Scienze e Tecnologie delle Produzioni Animali
- Esame: Parassitologia veterinaria
- Docente: Antonio Frangipane
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