Perché ci si arruola: la tranquillità economica e la voglia di avventura
Negli stati Uniti la ricerca di nuove reclute viene affidata a reclutatori dell’esercito, che contattano i ragazzi degli ultimi anni delle scuole superiori promettendo loro una carriera facile, brillante, sicura, che permetterà loro, dopo alcuni anni di ferma, di pagarsi gli studi universitari, o di comprare casa, o di sposarsi:.
Lavori solo uno o due weekend al mese e guadagni per il college se entri nella Army National Guard!
Non so quello che sarà del resto della mia vita, ma di sicuro rimpiango di essere stato un ragazzino di sedici anni in cerca di un po’ di soldi extra e di un modo per iscriversi al college.
Sono solo un membro della classe operaia che si è arruolato per pagarsi le spese scolastiche, quando all’improvviso arriva l’undici settembre, e senza nemmeno accorgermene un giorno mi sveglio in Afghanistan. Dopo un anno mi trovo in Iraq e non riesco a rendermi conto di che cazzo stiamo facendo laggiù.
Sono ben conscio che il mio sacrificio significherà poco per la nazione, ma per mia moglie e mio figlio vorrà dire casa, cibo e assistenza sanitaria. Purtroppo, una laurea in discipline umanistiche serve a poco nella nostra economia di crescita, ma per lo meno fa guadagnare qualche grado nell’esercito.
Le campagne pubblicitarie dell’esercito assomigliano a locandine di film e presentano la guerra come un’avventura:
Poco prima che mi arruolassi nell’esercito, uscì una bella campagna che diceva: Ogni generazione ha i suoi eroi e questa non è da meno. Questa sì era niente male.
Mi sono arruolato perché, come dicevano nelle vecchie campagne di reclutamento, volevo “essere tutto quello che puoi essere” e, cosa ancora più importante, “non è soltanto un lavoro, è un’avventura”
Mi piaceva questo reclutatore dell’esercito, molto più di quello dei Marines. Probabilmente perché mi stava vendendo l’esercito come se fosse stata una cazzo di vacanza al Club Med.
Influenzati dalle campagne di reclutamento, ma anche dalla televisione, dal cinema e dai videogiochi, molti giovani americani scelgono la vita militare perché immaginano la guerra come un film d’azione:
Prima di prendere il volo per l’Iraq passammo la maggior parte del tempo libero a rivedere tutti i classici di guerra. Apocalypse Now, Full Metal Jacket, Platoon, Hamburger Hill, Patton generale d’acciaio, Quella sporca dozzina, Black Hawk Down, Operazione Desert Storm. La maggior parte di noi era cresciuta vedendo e rivedendo questi film e sapeva recitarne brani interi parola per parola, e la maggior parte di noi probabilmente si era arruolata nell’esercito perché li aveva visti una volta di troppo.
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Autore:
Isabella Baricchi
[Visita la sua tesi: "Il mondo di Padania. La costruzione dell'identità fra capi, guerrieri, fattrici e scudieri"]
- Università: Università degli Studi di Bologna
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Corso: Teorie della Comunicazione
- Esame: Modelli di comunicazione storica nel Nord America
- Docente: Elena Lamberti
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