Farmacologia - Pagina: 46
farmaco legato e una quota di farmaco libero e sono in equilibrio tra loro; quando il farmaco si stacca perché è stato utilizzato, nuovo farmaco si attacca alle proteine. Il farmaco libero è quello utile per l'effetto farmacologico, perché dalla circolazione sistemica può entrare nei distretti desiderati, nei siti d'azione e legarsi ai recettori. Invece, se legato alle proteine non è facile che si sposti dal torrente circolatorio. P.e. il farmaco legato alle proteine plasmatiche non lo ritroviamo nelle urine, perché esse sono molecole troppo grosse; talvolta però le troviamo nelle urine e si parla di proteinuria (quando c'è una lesione del tubulo le proteine passano, es. in caso di nefrite acuta o di altre patologie renali), sono indice di danno renale, potrebbero portarsi dietro anche dei farmaci. Il farmaco libero è quello che può essere escreto, passa nella preurina, a livello del tubulo renale ci sono certi sistemi che secernono attivamente il farmaco: esistono dei sistemi di secrezione attiva p.e. per gli acidi organici; es. l'aspirina è un acido organico e in quanto tale può essere attivamente secreta nell'urina. Il farmaco libero viene anche metabolizzato; per essere metabolizzato, come già detto, deve passare dal fegato, ma non è propriamente vero perché tutti i tessuti hanno una certa capacità di metabolizzare i farmaci. Legame dei farmaci alle proteine plasmatiche: il plasma è costituito da due compartimenti: la fase proteica che funge da organo di deposito circolante per il farmaco e la fase liquida nella quale si trova il farmaco libero. La quota libera è quella che si distribuisce ai tessuti e che viene metabolizzata ed eliminata. Il legame alle proteine plasmatiche è saturabile. Il grado di legame di un farmaco alle proteine plasmatiche è espresso dal rapporto tra la concentrazione del farmaco legato e concentrazione totale di farmaco nel plasma. Un farmaco è fortemente legato se il rapporto è > 0,9. Un farmaco è scarsamente legato se il rapporto è < 0,2. Se c'è alta disponibilità di siti a cui si può legare il farmaco, se ne lega molto. Se i siti sono saturati, se ne lega poco. Questo è importante nell'interazione tra farmaci, perché somministrando due farmaci insieme ed uno è più affine alle proteine plasmatiche mi fa rilasciare quota del farmaco A, aumenta l'effetto del farmaco B e magari si hanno degli effetti tossici (considerarlo quando somministriamo più farmaci contemporaneamente), oppure il contrario.
Continua a leggere:
- Successivo: Farmacologia - Pagina: 47
- Precedente: Farmacologia - Pagina: 45
Dettagli appunto:
- Autore: Andrea Panepinto
- Università: Università degli Studi di Pisa
- Facoltà: Medicina e Chirurgia
- Corso: Logopedia
- Esame: Farmacologia
- Docente: Prof.ssa Biancamaria Longoni
Altri appunti correlati:
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Farmacoterapia nell'anziano: i farmaci antiipertensivi
- Effetto della Desipramina sull'attività delle ATP-asi
- Le demenze: sfide attuali interdisciplinari
- Sintesi, caratterizzazione e studio farmacocinetico di una nuova classe di sali stabili della S-adenosil-L-metionina
- Montessori e Demenze: "Un viaggio oltre la memoria" - Criteri orientativi
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.