I miracoli per Spinoza
Come gli uomini sono soliti definire “divino” quel sapere che trascende le capacità umane di comprensione, così sono abituati a chiamare “divino” ogni fenomeno la cui causa è sconosciuta al volgo
Il volgo si raffigura la potenza divina come l’autorità di un monarca assoluto e la potenza della natura come una sorta di violenza senza freno. Per Spinoza il volgo chiama miracoli o opere di Dio gli eventi straordinari della natura.
Esso non ammira mai tanto la potenza divina come quando immagina che la potenza della natura sia da essa quasi soggiogata. Che cosa non pretende mai l’insipienza del volgo! Non soltanto non possiede né intorno alla natura né intorno a Dio nessun retto concetto, non soltanto confonde i decreti divini con quelli umani, ma addirittura si raffigura la natura tanto limitata da credere che l’uomo ne costituisca la parte principale.
Intendo dimostrare:
1. Niente accade in contrasto con la natura, anzi essa mantiene un ordine eterno fisso ed immutabile.
2. Dal miracolo non possiamo razionalmente risalire né all’essenza né all’esistenza e di conseguenza neppure alla provvidenza di Dio.
3. La Scrittura null’altro intende per decreti e voleri di Dio, e quindi per provvidenza, se non l’ordine di natura che procede necessariamente dalle sue eterne leggi.
Le leggi universali della natura sono veri e propri decreti divini che procedono dalla necessità e perfezione della natura di Dio. Se a qualcuno venisse in mente di affermare che Dio può in qualche modo agire contro le leggi di natura, costui sarebbe al tempo stesso costretto ad ammettere che Dio può agire contro la sua stessa natura: cosa di cui nulla è più assurdo. La potenza della natura è la stessa potenza divina. La natura quindi osserva in ogni caso le leggi e le regole implicanti eterna verità e necessità, e pertanto mantiene un ordine fermo e non mutevole. Il termine miracolo non può essere inteso che relativamente alle opinioni degli uomini e che, in sé, significa soltanto un evento le cui cause naturali non siamo in grado di accertare in base all’esempio offerto dagli altri eventi consueti. Gli antichi consideravano miracoloso ciò che non riuscivano a spiegare con quei mezzi che il volgo usa per spiegare i fatti di natura. Si ammetta come miracolo l’evento di cui non si può dar ragione mediante cause naturali. Ne deriva che dal miracolo, vale a dire da un evento che esula dalle nostre capacità intellettive, non passiamo a comprendere né l’essenza di Dio, né l’esistenza, né assolutamente nulla intorno a lui e alla natura.
Il miracolo per Spinoza non si compie al di fuori del mondo naturale ma nell’ambito di esso. Per miracolo nelle sacre scritture, non può intendersi che un prodotto di natura che oltrepassa, o si crede oltrepassi, le capacità umane di comprensione. Inoltre anche secondo la Scrittura non è possibile conoscere Dio dai miracoli. Dio governa la natura secondo quanto esigono le sue leggi universali e non le leggi particolari della natura umana; egli tiene conto non del genere umano soltanto, ma dell’intera natura. I decreti e i comandi divini nulla sono in effetti fuorché l’ordine stesso della natura. Quando la Scrittura dice che questo o quello fu fatto da Dio o per sua volontà, bisogna intendere che quelle data cosa avvenne in conformità con l’ordine della natura basato sulle sue stesse leggi; non già, come la massa degli incolti crede, che per quel momento la natura abbia cessato di agire o che il suo corso ordinato sia per un certo tempo interrotto. Il decreto, il comando e il discorso di Dio non sono che la stessa regolare attività della natura. Pare che la Scrittura altro non descriva o narri che miracoli, mentre invece si riferisce ad eventi del tutto naturali. I miracoli sembrano essere qualcosa di nuovo e di straordinario solo a causa dell’ignoranza degli uomini.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Valentina Ducceschi
[Visita la sua tesi: "Il Vangelo morto sulla croce - Lettura de L’Anticristo di Friedrich Nietzsche"]
- Università: Università degli Studi di Pisa
- Facoltà: Filosofia
- Esame: Estetica - a.a. 2005/2006
- Docente: Leonardo Amoroso
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