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Il secondo direttorio 1797-99


L’abbondanza dei raccolti fece crollare il prezzo dei prodotti agricoli: boccata d’ossigeno per il proletariato urbano ma motivo di frustrazione per i piccoli proprietari. La destra monarchica era in ripresa, le elezioni del marzo 1797 furono un trionfo per essa.
Allora i militari salvarono la rivoluzione con un colpo di stato. Furono i militari e Napoleone a venire in soccorso di una parte del direttorio. Nella notte tra il 3 e i 4 settembre, un’armata comandata da un subordinato di Napoleone occupò Parigi e arrestò i capi realisti, uno dei membri del Direttorio. In una seduta dei consigli fu annullata l’elezione di 198 deputati.
Nel periodo del secondo Direttorio seguirono tutte le misure tipiche delle fasi successive al colpo di stato: inasprimento delle leggi sui controrivoluzionari, censura e controllo della stampa, violenta repressione che colpì tutti i sospetti.
Nel 1798 furono manipolati i risultati delle elezioni per i consigli, i giudici e altre amministrazioni.
Il secondo direttorio promosse anche due importanti riforme: quella finanziaria e quella militare. Per ridurre il debito pubblico fu dichiarata la bancarotta. Fu resa efficiente la riscossione delle imposte, si ridusse di due terzi il debito pubblico e la nuova legge sulla coscrizione istituì il servizio militare obbligatorio.

Tratto da LE VIE DELLA MODERNITÀ di Filippo Amelotti
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