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Privato in rete. Anonimato e costruzione nuova identità


L’identità e la vita sullo schermo
La richiesta di privacy non si manifesta solo nella sua forma tradizionale, come diritto a impedire ad altri la raccolta e la diffusione di informazioni sull’interessato; nell’ambito della comunicazione elettronica può esprimersi come bisogno dell’anonimato, o come esigenza di assumere l’identità preferita, presentandosi con dati differenti da quelli reali.
Le comunità virtuali offrono la possibilità di stabilire legami sociali intensi, o addirittura si presentano come l’unico modo per entrare a far parte di una formazione sociale per chi altrimenti sarebbe condannato all’isolamento.
Come l’indossare le uniformi scolastiche, nella Francia della Terza Repubblica, annullava le differenze sociali, così la possibilità di cambiare identità nella comunicazione in rete può mettere al riparo da discriminazioni e condizionamenti, consentendo una più libera costruzione della personalità; questa affermazione può però essere rovesciata sottolineando come l’assunzione di una diversa identità può essere semplicemente dettata da una volontà di aderire a stereotipi prevalenti, per farsi accettare dalla società. Intanto alla Real Life si affianca la Virtual Life, che per un certo numero di persone di presenta come quella davvero reale; si preannuncia un futuro in cui la perdita dello status in internet può rappresentare la massima delle privazioni.

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