Storia della pubblicità: prime esperienze
Non è facile individuare il momento preciso in cui è nata la pubblicità. Partiamo dall’antica Roma e dalla Grecia, dove i commercianti ponevano sulle proprie botteghe insegne (con scritte o simboli) per attirare i clienti. La necessità di pubblicizzare nasce con il passaggio dall’offerta di prodotti per strada a quella all’interno di un locale chiuso, come la bottega, dovendo ricorrere ad un segnale vistoso per attirare i passanti. Nel medioevo, e successivamente nel Rinascimento, gli imbonitori e i venditori ambulanti decantavano a voce le virtù dei loro prodotti. Con l’invenzione della stampa di Gutemberg comparvero i primi manifesti, che però all’inizio erano per lo più avvisi ufficiali; il primo esempio di manifesto commerciale ricordato è quello dello stampatore inglese William Caxton per promuovere le cure termali a Salisbury, nel 1477. Nel ‘600, con l’evoluzione delle tecniche di stampa, nacquero le gazzette; con queste comparve la réclame, ancora prima di illustrazioni e basata su un testo semplice, come quello giornalistico. In Italia il primo annuncio compare nel 1691 sul “Protogiornale Veneto Perpetuo”, per un’acqua minerale.
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Dettagli appunto:
- Autore: Mario Turco
- Università: Università degli Studi di Salerno
- Facoltà: Scienze della Comunicazione
- Esame: Letteratura e pubblicità
- Titolo del libro: Che cos'è la pubblicità
- Autore del libro: Codeluppi
- Editore: Carocci
- Anno pubblicazione: 2001
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