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Forza e limiti del party governament


Governo e policy making
Negli ultimi hanno è sempre più evidente la dipendenza dei governi dai partiti, ovvero il party governament: la partitizzazione delle cariche istituzionali e i veti da essi posti influenzano fortemente l’azione del governo.
Ma questo in apparenza strapotere dei partiti sembra comunque limitato da alcuni fattori; ad esempio il carattere selettivo degli interessi dei partiti che spesso non corrispondono a quelli del governo e ancora i loro limiti operativi che si scontrano con le risorse che ha disposizione il governo.
I partiti hanno così un ruolo più da guardiano che da governante nei confronti del governo: sono più interessati alle innovazioni politiche che possono mettere a repentaglio le coalizioni di interesse che farsi promotori di nuovi assetti politici.
Inoltre il governo è autonomo rispetto ai partiti riguardo alle responsabilità di bilancio e la necessità di contenere il deficit, che costringono il governo a interventi autonomi per controllare le spese e accrescere le entrate. Ci sono poi gli apparati amministrativi che indirizzano le policy del governo e sono soggetti alle responsabilità esterne come quelle nei confronti della comunità europea che comportano decisioni e provvedimenti immediati che prescindono dal volere dei partiti.
A tutto questo si aggiunge poi la proliferazione dei governi, cioè centri istituzionali diversi dal governo quali regioni e comuni, banche, istituzioni sopranazionali, autorità indipendente, ai quali vengono affidate crescenti funzioni di governo.

Tratto da SCIENZA POLITICA di Marco Cappuccini
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