Le dimissioni di Bosmark e il rapporto tra le potenze europee - 1890 -
A partire dal 1890, l’anno delle dimissioni di Bismark, i rapporti tra le grandi potenze subirono radicali mutamenti. A mettere in crisi il vecchio sistema di alleanze furono soprattutto due fattori: La scelta del nuovo imperatore tedesco Guglielmo II in favore di una politica di respiro mondiale, più dinamica ed aggressiva di quella praticata da Bismark dopo il ’70; la crescente difficoltà per la Germania di tenere uniti i suoi due maggiori alleati, gli imperi Austro-ungarico e Russo, in perenne tensione nel settore balcanico. Mentre Bismark era riuscito in qualche modo a legare a sè entrambe le potenze, i suoi successori optarono decisamente per l’alleanza con l’Austria, non rinnovando nel 1890 il trattto di contrassicurazione stipulato tre anni prima con la Russia (che impegnava la Russia a non aiutare la Francia in caso di attacco alla Germania e la Germania a non unirsi all’Austria in una guerra contro la Russia): ciò nella convinzione che l’impero zarista non avrebbe mai stretto alleanza con la Francia repubblicana. Ma queste due potenze, diversissime e distanti sotto tutti i punti di vista, avevano almeno una cosa in comune: la necessità di trovare un alleato. Si giunse così, nell’estate del 1891, a un primo accordo franco-russo, trasformatosi poi nel 1894 in una vera e propria alleanza militare. Pochi anni dopo, la decisione presa dal governo tedesco di dare il via alla costruzione di una potente flotta da guerra capace di contrastare la superiorità britannica nel Mare del Nord provocava un inasprimento dei rapporti fino ad allora cordiali tra Germania e Inghilterra. Ma l’effetto fu quello di indurre gli inglesi, decisi a mantenere la propria superiorità, a impegnarsi a loro volta a una vera e propria corsa agli armamenti navali. Frattanto aveva inizio tra Inghilterra e Francia quel processo di graduale riavvicinamento che portò le due potenze a sistemare le vecchie vertenze colonili in Africa e a stipulare nel 1904 un accordo che prese il nome di “intesa cordiale”. Quando nel 1907 anche Inghilterra e Russia regolarono i loro contrasti in Asia con un accordo che limitava le rispettive sfere d’influenza, il capovolgimento della situazione pre-1890 potè dirsi completo. Del sistema di alleanze bismarkiano restava in piedi solo il blocco tra i due imperi centrali con l’appendice dell’Italia. A questo blocco se ne contrapponeva un altro, quello che poi fu chiamato “Triplice Intesa”, politicamente meno omogeneo e meno compatto dal punto di vista diplomatico ma potenzialmente più forte per risorse e per popolazione e unito, se non altro, dalla preoccupazione per la crescente potenza tedesca.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Marco Cappuccini
[Visita la sua tesi: "La comunicazione commerciale, ovvero come battere Berlusconi alle prossime elezioni"]
- Facoltà: Scienze della Comunicazione
- Esame: Storia contemporanea
- Docente: Adriana Roccucci
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