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L'entrata in guerra dell'Italia a fianco di Hitler


Il crollo repentino della Francia spazzò via le ultime esitazioni di Mussolini, anche l’opinione pubblica cambiò orientamento di fronte alla prospettiva di una vittoria da ottenersi con pochissimo sforzo. Il 10 giugno 1940 dal balcone palazzo Venezia il duce annunciava a una folla plaudente l’entrata in guerra dell’Italia. L’offensiva sulle Alpi si risolse però in una grossa prova di inefficienza: la penetrazione in territori francese fu limitatissima e le perdite ingenti. Le cose non andarono meglio con gli inglesi, nel mediterraneo la flotta italiana subì in luglio due successive sconfitte, in Africa settentrionale l’attacco contro le forze inglesi in Egitto dovette arrestarsi per l’insufficienza dei mezzi corazzati. Un offerta d’aiuto da parte della Germania fu respinta da Mussolini, convinto che l’Italia dovesse combattere una sua guerra parallela a quella tedesca, che le forze italiana non erano però in grado di affrontare.

Tratto da PICCOLO BIGNAMI DI STORIA CONTEMPORANEA di Marco Cappuccini
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